Il Capocomitiva di Bari

Benvenuti, questo è il mio primo "BLOG". Per quanti di voi che abbiano intenzione di conoscere attualità, cronaca, divertimenti e tradizioni della città di Bari e non solo. Potrete fare due chiacchiere con me lasciando i vostri commenti o consigli in maniera seria ed io saro' felice di rispondervi. Buon divertimento Amici miei. Un saluto da Sergio "Il Capocomitiva". P.s.: Per la realizzazione di questo Blog nessun pugliese è stato maltrattato......

24 novembre 2007

Bariwood - La nuova città cinematografica e qualcos'altro...

Trascrivo il seguente articolo pubblicato sul sito di Barilive.it in data 21 novembre 2007:
""""" Bari, un set a cielo aperto
Si gira "Il passato è una terra straniera" dal romanzo di Carofiglio .
Di
Alessandra Colucci.
Un set a Bari è già, di per sè, una notizia. Un set a Bari per un film tratto da un romanzo ambientato in città e scritto da un autore barese, vincitore di prestigiosi riconoscimenti e campione di vendite, è un risultato che costituisce, insieme, un ottimo traguardo ed un eccellente punto di partenza. E così, nella ruspante location de Le Travi, storico ristorante nel cuore della città vecchia - ambiente piccolo ed entusiasmo alle stelle - Daniele Vicari ha presentato il suo "Il Passato è una terra straniera", film in lavorazione in queste settimane a Bari, tratto dal romanzo di Gianrico Carofiglio (autore della sceneggiatura insieme a suo fratello Francesco -duo ormai inscindibile - Massimo Guadioso e lo stesso Vicari), prodotto da Tilde Corsi e Gianni Romoli, con - va da sè - la Fandango di Domenico Procacci e con la partecipazione di Rai Cinema e Apulia Film Commision. Ovvia soddisfazione da parte dei padroni di casa che, per l'occasione, erano l'assessore al Mediterraneo ed alla Cultura della Regione Puglia, Silvia Godelli, l'assessore alla Cultura del Comune di Bari, Nicola Laforgia, Antonio Ciuffreda, vicepresidente della Fiera del Levante (che ospita alcune riprese nei suoi ampi spazi) e Oscar Iarussi, presidente dell'Apulia Film Commision. Da tutti, l'impegno perchè non si tratti di un episodio isolato ma che, invece, la città possa continuare sul filone della crescita culturale ed artistica. Entusiasti anche gli attori protagonisti. Su tutti, Elio Germano. Il giovane attore, la cui fama e il cui palmarès si sono nutriti principalmente del successo de "Mio fratello è figlio unico", ha alle spalle anche un solido impegno, tra film fiction e un paio di piccole pubblicità. A lui è toccata la parte di Giorgio, una sorta di Pinocchio contemporaneo, portato sulla cattiva strada da Francesco, interpretato da un abbastanza sdrucito Michele Riondino, anch'egli presente alla conferza stampa. Con loro Chiara Caselli, una garanzia, e le giovani Valentina Lodovini e Romina Carrisi jr. Nel cast, tra gli altri, anche Daniela Poggi e Lorenza Indovina. Cinque le settimane di set in città ed una a Taranto. Un film strettamente legato a Bari, quindi. D'altra parte, siccome nulla viene per caso, Lecce - la storica rivale - ospita proprio in questi giorni, un set con Monica Bellucci e Sophie Marceau."""""
___________
Già me lo vedo il nuovo nome della città: B A R I W O O D, scritto a caratteri cubitali sul palazzo di Corso Cavour, al posto del termometro di una nota banca locale!!!La città di Bari ha aperto le porte quindi alla cinematografia. Attori, star e starlette, comparse e truccatori, macchinisti ed elettricisti, cameraman e tecnici vari, tutti indaffarati a girare film fra le cinta murattiane. Che spettacolo!!!!
Finalmente, dopo Hollywood (Los Angeles), Bolliwood (in India) e Cinecittà (a Roma), ecco Bariwood, la nuova frontiera del moviemake....
Ma pensate, quale luogo puo' essere mai paragonabile e scenograficamente interessante come: il lungomare di Bari, il fortino, la Basilica, la Cattedrale di San Nicola e, soprattutto, la città vecchia???Viuzze di secolare storia dove è nata la progenia barese, dove sono nate le orecchiette, la pasta forse piu' famosa del mondo (e invidiata), dove è possibile mangiare le sgagliozze (frittelline di farina di semola). Stradine dove è ancora oggi possibile scorgere i "bassi", locali posti al pian terreno perfettamente arredati e abitati da calorosissime famiglie.
La cultura della tradizione, la storia della baresità, a firma di un magistrato (Carofiglio) biancorosso purosangue, viene riportata sugli schermi cinematografici.
Se mi permettete, vi racconto una curiosità; piu' che altro un pezzo di storia personale. Il set, come riportato giustamente nell'articolo suidicato, è stato girato anche nella zona dove è presente il ristorante-trattoria "Le Travi", cioè a ridosso di Piazza Chiurlia. Il ristorante citato è stato negli anni un nome sinonimo di qualità e tutt'oggi rappresenta sicuramente un grande punto di riferimento della gastronomia locale. Per chi non lo sapesse, io provengo da una famiglia che ha avuto origini proprio nel contesto di quella zona della città vecchia (e non me ne vergogno affatto, anzi). In quella grande piazza, dove un tempo c'era l'ex Comando della Polizia Municipale, hanno abitato la mia nonna e le mie zie materne. Fino all'età di 10-11 anni andavo e venivo da quella zona in continuazione. Ricordo degli anni molto belli della mia infanzia passate in casa di mia nonna. In quel palazzone, proprio dove sorge la trattoria, c'era un calore, una grande umanità, una familiarità fra tutti gli abitanti che non ho mai piu' ritrovato successivamente. All'epoca abitava al pian terreno, un bravissimo calzolaio, sempre impegnato con il suo lavorio artigianale. Persona squisita, sempre umile e generoso di cui poi, purtroppo, non ho saputo piu' nulla. Non c'era l'ascensore e i gradini (di pietra vera) erano davvero altissimi. Considerando poi che ero pure piccolissimo, per me salire fin su' da mia nonna era praticamente un'impresa titanica. C'era una grande e lunga ringhiera. Cosa poteva farne un bambino secondo voi???Mi ci mettevo a cavalcioni sopra e, appena mio padre si distraeva, scendevo come un missile a mo' di scivolo verso terra. Nei giorni in cui c'era il corteo storico di San Nicola andavamo tutti ovviamente da mia nonna e da mia zia. Il mio "piccio" (capriccio), come di consueto anno dopo anno, era quello di farmi comprare il tamburello!!!Il tamburello, logicamente giocattolo, lo richiedevo appositamente da quei signori che li vendevano per strada assieme ai pupazzi dell'uomo ragno gonfiabili e ai palloncini. Per tutta la sera rompevo (le p...) i timpani ai miei parenti sempre sorridenti e pazientissimi. A volte, quando esageravo con i ruomori, interveniva prontamente mia zia che, con fare amichevole, mi regalava le caramelline "nougatine", cioè quelle che erano fatte di cioccolato fuori e mandorla dentro ed erano racchiuse in una confezioncina bianca con l'immagine di una brasiliana. In mancanze delle suddete (sempre la mia zia viziante) mi regalava le caramelle alla frutta (confezione rettagolare chiara) o le famosissime "clubs". Delle leccornie!!!Penso che ne avro' mangiate davvero tante o, per lo meno, mi sà che avro' rotto tantissimo le scatole quando ero piccolo perchè me le ricordo davvero tutte bene!!!!
Una cosa strana. Da mia nonna c'era la televisone a valvole!!!Si, avete capito bene, una televisone grande a valvole che neanche nel museo della scienza penso la si possa piu' trovare!Una tv che si accendeva con calma, con moltissima calma. I programmi ovviamente erano tutti in bianco e nero e i visi tutti deformati dallo schermo tondeggiante. Vabbè, ma poco interessava. L'importante era stare invece a casa a dire chiacchiere tutti insieme.
Chiuso il discorso storico, ritorno a voi. Spero seriamente che il cinema italiano possa ricordarsi piu' spesso della città di Bari, anche perchè è una località che ha dato i natali a tantissimi e bravi attori (tra questi si ricordino Ettore Bassi, Mariolina De Fano, Nicola Pignataro, Paolo Sassanelli, Emilio Solfrizzi, Mario Mancini, Gianni Ciardo, Gianni Colajemma, Dino Loiacono, Pinuccio Sinisi e altri ancora).
A presto, allora e buon film!

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18 novembre 2007

Matrimonio - Istruzioni per l'uso!!!!

Cari amici, il post di oggi è abbastanza particolare. Parliamo del capitolo: Matrimonio. Perchè???Semplice, perchè attorno a me sto vedendo quelli che consideravo amici che stanno progettando di sposarsi o comunque di metter su famiglia nel giro di qualche mese!!!Ma vi rendete conto???Ma chi glielo fa fare????Secondo me ci sta in giro qualche malattia, qualche virus del ceppo dell' aviaria che sta rendendo ciechi e sordi questi poveri individui caduti in disgrazia!!!
Un processo irreversibile che, sempre a mio modesto parere, scaturisce il piu' delle volte dalla famiglia della Lei interessata.....
Diciamoci le cose come stanno. Chi è piu' contento di vedere la propria figliola accasata e sistemata oggi come oggi se non ed esclusivamente i suoi genitori????
Ah, maledetta globalizzazione. Maledetta televisione che inculca malefiche e false prospettive futuristiche ai futuri sposi, facendoli sognare attraverso la visione di bellissimi viaggi di nozze in mezzo ai mari caraibici, mega colazioni al mattino con fette biscottate e marmellata, marmocchi che sorridono mentre mangiano le loro merendine al cioccolato e, soprattutto, la spregiudicata possibilità di acquistare una nuova enorme automobile superaccessoriata per affrontare i viaggi piu' disparati verso mega parchi divertimenti!!!!!
Il Matrimonio, il matrimonio!!!Santi numi ma dico io, prima di compiere questo gesto estremo guardatevi attorno e non fatevi infinocchiare.
Ci sta il tempo per fare tutto. Non bisogna correre, non ne vale la pena....
Tu, uomo, hai un lavoro stabile, hai già una casa di proprietà, uno stipendio fisso???E tu, donna, pensi di essere economicamente indipendente, di essere pronta ad aiutare il tuo futuro marito in casa, ad aiutarlo nella educazione dei figli, a contribuire a pagare il mutuo (eventuale ovviamente) e, soprattutto, ad affrontare i piccoli e grandi problemi quotidiani??????
Cari "BAMBOCCIONI" rispondete onestamente. Oggigiorno chi si puo' sposare veramente???Chi ha davvero un posto "fisso" e non a tempo determinato o a progetto o part-time???Chi ha una casa di proprietà???Secondo me, pochissime persone, davvero. Le possibilità son poche. O, si proviene da famiglie già di per se' benestanti e quindi il problema denaro non esiste, o, si ha la fortuna di lavorare entrambi e quindi piu' o meno ci si arrangia. Infine, nel caso non fate parte di nessuna delle categorie citate siete sempicemente dei FOLLI!!!
Faccio un rapido esempio. Casa da acquistare (di recente costruzione, senza tante pretese ed in zona comunque periferica): circa 250000 euro (ad andare bene), Notaio (altre spese), luce, gas, acqua, condominio, arredamento, telefono (eventuale, non lo metto e tiro avanti con il cellulare fino a quando posso) ed infine il mutuo. Il MUTUO, amici miei, che bella parola!!!!Mettete che, dopo garanzie sufficienti (e già qua si potrebbe aprire un discorso a sè, visto il precariato che ci sta in giro), la banca ve lo concede, minimo vi dovete svenare per 30 anni a pagare rate (prendetele fisse e non fate la cazzata di prenderle a tasso variabile) da 700 - 800 euri al mese. Di grazia, ditemi voi come si fa poi a campare!!!!
D'accordo, non ve la sentite di addossarvi un debito trentennale con quelle rate. Poco male, tanto oggigiorno fanno anche i mutui a 40 anni!!!!!E, ciliegina sulla torta, se proprio ci tenete a comprarvi sta benedetta casa (quanto siete viziosi e pallosi) vi fanno il mutuo estensibile ai vostri figli futuri!!!!Immaginate un domani, quando vostro figlio avrà 18 anni e voi per regalo di compleanno gli direte: """"Guarda a papa' che ti fà per regalo!Altro che motorino o il computer; papà ti dona altre 1000 rate da pagare per i prossimi tuoi anni di vita!!!!E, soprattutto, pensa a trovarti un lavoro piuttosto che perdere tempo all'università......"""""".
Siete sbalorditi???Io no. Questa è la triste realtà che sta sempre piu' dilagando nella nostra umana società.
Ma torniamo a noi. Siete sempre dell'idea che vi volete sposare, giusto?E allora sto benedetto matrimonio come si fà, per lo meno dalle nostre parti???
La sala. Non potete portare al vostro pranzo nunziale i vostri amici e parenti (praticamente tutti, fino alla settima generazione) in un bugigattolo da quattro soldi. E che state scherzando???Se siete cosi' bastardi (......io si...) da fare una cosa del genere aspettatevi di essere maledetti fino alla fine dei vostri giorni daii citati invitati. Percio' prendete, per forza di cose, una tra le sale da ricevimenti piu' belle della provincia. Di tutto cio' non potete badare a spese!!!!Tanto comunque gli invitati, sia le festa viene bene che male, criticano e criticheranno sempre!!!
Il preambolo. Prima di sedersi tutti i parenti e amici aggrediscono gli sposi in una specie di gara a tempo per giugere prima a porgere gli auguri. E'il momento in cui, coloro che non hanno oblato prima, con mosse fulminee (i meno appariscenti) o estremamente lenti ed eclatanti (i piu' fanatici) consegnano le buste contenenti i loro soldini (i pensierini....) ai due ragazzi. Questi ultimi, con altrettanta destrezza le rigirano ai relativi genitori che, insaccate le bustarelle, provvedono a smarcare i parenti serpenti dalle loro liste preventivamente abbozzate......(viva tangentopoli!!!!).
Ricordate inoltre che, in un matrimonio barese, è importante che la somma che vi viene data in dono il giorno delle nozze dovrà essere a tempo debito ridata in regalo agli eventuali figli di chi ve la sta porgendo. Non una lira in meno, magari in piu', perchè altrimenti si fà peccato e, anche in questo caso poi, potete avere conseguenti maldicenze per tutte le vostre successive generazioni!!!!Quanto dare???In linea di massima si deve fare un piccolo calcolo matematico. Per ogni componente della famiglia si deve dare un tot (chesso' 100, 150 euro o piu' a seconda del rapporto di parentela). Se non riuscite a raggiungere questa cifra è meglio che non vi presentiate al pranzo nunziale, altrimenti il patatrac (ricordate cosa ho detto precedentemente).....
Il menu'. Di solito si inzia con sto benedetto coktail di benvenuto (esterno o interno, a seconda del periodo) composto da analcolici, alcolici e varie tartine, mignon, rusticini e via dicendo. Logicamente ci sta pure il relativo pinguino (cameriere) che, trotterellando tra i tevaoli, ve li serve di continuo. Poi si passa nella sala interna. Qua, all'inizio dell'ora "X", tra musica di sottofondo e applausi agli sposi, ci si butta sugli antipasti a buffet di ogni sorta. Salumi, affettati vari, mozzarelle, trecce, porchette, provoline, caciotte fresche, piccoli assaggini di primi, frutti di mare (attenzione che con questi il prezzo aumenta) e vini rossi, bianchi e rosati d'annata.
Vi sedete composti a tavola e qua potete ammirare impeccabili servizi di posate d'argento e piatti di porcellana bordati d'oro, bicchieri di puro cristallo e tovaglie di seta originale, nonchè al centro della stessa, sono presenti bottiglie di vino di alta qualità e caraffe piene di acqua frizzante e naturale. Alle vostre spalle, ovviamente, un altro pinguino è pronto a versarvi subito dell'altro vino nel momento in cui lo avete terminato nel bicchiere. La sua figura rimane, ahimè, presente per tutta la durata del pranzo e siete costretti a seccarvi la gola pur di non scomodarlo continuamente....
Iniziano cosi' le carrellate dei due primi a base di pesce (se di sera) o di carne, secondo di carne, sorbetto al limone, secondo di pesce, controni vari, caffè, ammazzacaffè, futta e dolce. Il dolce di solito è composto da megatavolate imbandite con l'impossibile: bigne', profitterol, millefoglie, crepes preparate al momento, torte di frutta, torte al cioccolato, torte alla crema, banane flambe'. Al termine della giornata, iniziata di solito al mattino alle 10, arriva la super torta nunziale stratificata a 10 piani con panna e crema, ascensore interna, scale di emergenza ai bordi e pupazzetti a forma di sposini in cima. Bellissima!!!
La conclusione. Dopo la consumazione del citato dolce i novelli sposi passano in rassegna i vari amici e parenti per consegnare le bomboniere, appositamente scelte dalla Lei in persona. Infine auguri finali con saluti e abbracci piu' o meno ipocriti.
A seguire, i genitori degli sposi, si recano ad oblare, a loro volta, il gestore della sala ricevimenti. Il prezzo è subito fatto. Tra bevande, servizio, musica e spesucce varie, si arriva a pagare una cosa come 150 euri per invitato. E' una cifra media, attenzione, poichè dalle nostre parti è facile anche salire di prezzo, a seconda ovviamente del tipo di menu' scelto. Ma le cifre comunque sono quelle!!!I genitori si dividono a metà i costi complessivi. Ognuno si deve pagare i suoi invitati.
Le spese della casa. Ora viene il bello. Siete riusciti finalmente ad incoronare il vostro sogno (io direi piu' della Lei che non del Lui) e dovete dividervi le spese dei costi di casa. Come si procede secondo le sacrosante tradizioni baresi???In questo modo: i mobili li compra lo sposo (tranne il letto che compra la sposa). Lo sposino paga anche le spese della casa (di solito). Abito nuziale (o nunziale come si voglia), confetti, bomboniere, addobbi floreali, ecc. toccano alla sposa, le fedi ai testimoni, il viaggio di nozze viene (quasi sempre) regalato da amici o parenti al posto delle solite liste di bicchieri, tazzine e cianfrusaglie varie che non si usa più fare. Il giudizio. Bene, bene, bene. Tra tutte queste belle spesucce, pranzi, cene, regalini e regaloni, avete capito a cosa andate incontro????Fatevi due calcoli e valutate tutti gli aspetti positivi e negativi, annessi e connessi. Considerate poi che buona parte dei matrimoni di oggi ha una durata inferiore ai 6 mesi!!!Considerate che l'amore non dura in eterno come dice qualcuno. Considerate che potrete andare avanti ad una vita di soli ed esclusivamente sacrifici; vi dovrete dimenticare la pizza il sabato sera per parecchio tempo, la vostra serata da soli al cinema con gli amici, i vostri momenti di libertà e spensieratezza senza che nessuno vi rompa per andare a fare la spesa o per dirvi che il latte è finito. Considerate che potrete vivere soltanto tranquilli alcune ore della giornata, poichè di notte, il vostro bebè ha pianto ininterrottamente. Considerate infine che dovrete dire addio alle dormite domenticali perchè sarete invitati a casa della suocera per tutto il giorno. Considerate che dovrete stringere talmente la cinghia per andare avanti che riciclerete pure l'acqua per lavarvi e mangerete di meno per far quadrare i conti....
Dopo tutte queste considerazioni (leggete supplizi), sapete che vi dico, al mio giorno di matrimonio (se ce ne sarà uno) mi sa che parenti e amici vedranno un manichino al mio posto sull'altare ed io, nel frattempo, mandero' una cartolina dalle Seichelles per avvisarli di non cercarmi piu'.......!!!!!!!!!!
Poi arrangiatevi di conseguenza...........Ciao ciao!!!!

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11 novembre 2007

Gravina in Puglia (BA)

Buongiorno a tutti (belli e brutti) amici miei!Oggi dedico un bel post alla cittadina di Gravina in Puglia (chiamata anche Gravina di Puglia, se volete).
Gravina in Apulia, in dialetto Gravine, è un comune di 43.671 abitanti della provincia di Bari. La città riveste un ruolo di grande importanza nel territorio murgiano, ed è per questo motivo che Gravina è stata scelta come sede del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Il nome "Gravina" proviene dal motto riportato sul gonfalone cittadino Grana dat et vina", attribuito alla città da Federico II del Sacro Romano Impero, il quale amava questa città tanto da definirla "giardino di delizie"; egli infatti fece realizzare in loco un castello che aveva la funzione di ospitare lui ed i suoi uomini, prima e dopo le battute di caccia svolte nel territorio murgiano.
Il Territorio.
Gravina è situata sulla Murgia Occidentale, con territorio esteso ha 38.130 mq, con altitudine media di metri 338 e massima di 672. Si estende tra un spaccatura della crosta terrestre attraversata da un fiumiciattolo (Torrente Gravina, affluente del Bradano), in un territorio caratterizzato dalla presenza di cavità carsiche (Pulicchio di Gravina). Il clima è mediterraneo, con inverni quasi miti ed estati calde e secche; condizioni che determinano l'alternarsi di due stagioni favorevoli alla vegetazione, quali primavera ed autunno. La vegetazione comprende numerosissime specie (pseudo steppe mediterranea) a cui si contrappongono interminabili uliveti e vigneti, ma anche la coltivazione del grano duro è tra le peculiarit�� del territorio. Comune dell'entroterra pugliese, che delimita il confine tra Puglia e Lucania. Gravina pu�� vantare una storia non del tutto indifferente. Abitato già abitato, con certezza, dal Paleolitico antico, ma i resti più antichi e più consistenti risalgono al Neolitico, intorno al 5950 a.C. I preistorici gravinesi furono agricoltori, allevatori, artigiani. Abitavano grotte e anfratti naturali ma anche capanne costruite con cinta di pietre perimetrali, palo di legno centrale e copertura di rami e canne.
La Storia.
Gli insediamenti più antichi sono stati individuati nelle contrade: Pietramagna; Botromagno; Murgetta; S.Paolo; S.Mauro; S.Giacomo; S.Francesco; nel bacino torrentizio "La Gravina". I toponimi: Sidion, Silvium, Petramagna, Botromagno e i nomi degli antichi indigeni: Peuceti, Sidini, Silvini attestano che la città subi' la colonizzazione greco-orientale e romana. Lo confermano oltretutto le tombe e i loro corredi.
Il Castello federiciano di Gravina ed il Ponte romano
Fu
polis con diritto di coniare monete (Sidinon) all'epoca di Alessandro il Molosso. Dopo la terza guerra sannitica (305 a.C.) fu municipium romano e centro economico-politico di grande importanza, tant'è vero che i Romani fecero passare anche la via Appia da Silvium (antico nome di Gravina). Aveva un ruolo di primaria importanza sotto il profilo commerciale, infatti era una terra ambita da molti conquistatori Bizantini, Longobardi, Berberi Musulmani. Con la caduta dell'impero romano d'occidente il Sud d'Italia e Gravina in Puglia furono sotto la giurisdizione Bizantina sino all'avvento dei Normanni Altavilla. Intorno al 1006 Fu contea con Accardo, padre di Umfrido. Questi nel 1091 ricostituo' la diocesi e consenti' la costruzione della cattedrale presso il castello, sul ciglio della "Gravina" tra i rioni, Piaggio e Fondovito. Gli Aleramici e i De Say la elevarono a Marchesato; Federico II del Sacro Romano Impero con Gilberto d'Aigle la mise a capo del Giustizierato di Terra di Bari, ponendola in primo piano tra le città di Puglia per le sue ricchezze e bellezze naturali. Dal 1267 al 1380 fu feudo degli Angioini ora d'Angio', ora d'Ungheria. In questo stesso periodo Gravina in Puglia divenne città demaniale e feudale. Conobbe il Cristianesimo nel I secolo dopo Cristo e fu evangelizzata da Basiliani, Benedettini, Francescani, Domenicani. Nel XIII secolo giunsero i monaci degli ordini cavallereschi: Templari e Cavalieri Gerosolomitani, che furono possessori di case e territori di grandi estensione. Nel XIV secolo divennero feudatari gli Orsini di Roma, successivamente si avvicendarono i discendenti delle case Del Balzo e Anguillara, di Taranto e Solofra. Francesco Orsini, prefetto di Roma, elevo' il feudo di Gravina in Puglia a ducato.
Gli
Orsini furono signori dal 1380 al 1816. In questo lungo arco di tempo la città subi' le prepotenze feudali, dell'alto clero, della oligarchia locale, tra l'altro la città diede i natali a Papa Benedetto XIII (Pietro Francesco Orsini) nel 1649. La situazione si aggravo' durante il periodo borbonico, quando aumentarono angherie e violazioni di elementari diritti umani, tanto che Gravina in Puglia conto' molti rivoluzionari e patrioti dal 1789 sino all'Unità d'Italia, con una "vendita" carbonara. Protagonista delle vicende storiche di fine '800 ed inizio '900, contribui' all'Unità d'Italia con patrioti e martiri delle guerre d'indipendenza e della I Guerra Mondiale. La città fu in parte danneggiata dai bombardamenti degli aerei tedeschi durante il secondo conflitto mondiale. Ancora oggi nella città di Gravina prende luogo la Fiera San Giorgio, che si ripete ogni anno dal 1294 (in Aprile). Essa è una delle più antiche fiere d'Italia e del mondo: infatti nel 2007 è giunta alla 713^ edizione.
Il Ponte romano.
Collega le due sponde del torrente di Gravina dando vita ad uno splendido panorama dell'habitat rupestre. E' stato costruito intorno alla metà del '700 per portare sotto le mura della città le acque della sorgente S. Angelo.
Le Chiese.
Tantissime le chiese presenti nella zona. Tutte antiche e bellissime. Al riguardo, si ricordano quelle dedicate a: S. Francesco, S. Agostino, Madonna delle Grazie, San Sebastiano, Mater Gratiae, Santa Maria del Suffragio, San Nicola, Santa Sofia, Santa Maria delle Domenicane e quella dell'Annunizata. Per maggiori dettagli sui citati edifici sacri potete visitare il Link di Gravina on line.
La Cattedrale.
La bellissima Chiesa Basilica Cattedrale della cittadina, di sicuro stile rinascimentale, con accenni gotici e romani. Fu edificata dai normanni (Unfrido d'Altavilla) nell'XI secolo. venne considerata, in ordine cronologico, la quarta Cattedrale della città dopo le chiese grotte di San Michele e San Marco, la terza di San Giovanni Battista. A causa di un vasto incendio che si verifico' nel 1447 e per un terremoto che avvenne invece il 5 dicembre del 1456, l'originaria cattedrale ando' quasi completamente distrutta. Assieme alla Chiesa anche il castello della famiglia Altavilla venne ridotto a pezzi. Dell'antica cattedrale, quindi, non restarono che soltanto alcune testimonianze architettoniche come: il rosone della fiancata sud-est, o le originali basi delle colonne, con zampe leonine agli angoli del plinto, le stesse colonne, sette per parte, che dividono il tempio in tre navate. Successivamente, grazie all'interessamento del vescovo della città murgiana Matteo D'Aquino (assieme al valido aiuto del Duca Francesco Orsini e dalla città intera) vennero iniziati i lavori di ricostruzione della nuova cattedrale. Bellissime e di alta manifattura le ornamentali decorazioni presenti sulla parte esterna di questa bellissima chiesa. La facciata principale, ad esempio, è ornata da un rosonea ventiquattro razze e da una serie di mascheroni. L'interno della cattedrale è a pianta basilicale con tre navate divise da quattordici colonne sormontate da capitelli di diverse fogge che reggono arcate a tutto sesto. Le bifore rinascimentali ricordano gli antichi matronei romanici. Presenza altrettanto importante è quella del cosidetto "arco di trionfo". E' sorretto da due grandi colonne di stucchi dorati. Al di sopra dello stesso sono scolpiti gli stemmi: del Capitolo, della Città di Gravina, della famiglia Orsini e dell'Ordine dei domenicani. Maggiori informazioni sulla Cattedrale di Gravina sono presenti sul seguente sito : Gravinaoggi.it .
I consigli del Capocomitiva.
In conclusione, cari amici, il mio consiglio spassionato è quello di recarvi al piu' presto in questa bellissima ed affascinante citta delle Murge. Troverete davvero tentissime bellezze storiche da visitare e, onestamente, avrete anche la possibilità di mangiare delle ottime pizze in diversi locali presenti nel paese. Permettetemi di segnalarvi due locali dove sono andato di persona e dove ho potuto mangiare veramente delle pizze semplicemente magnifiche: una è la pizzeria ANTICHI PORTICI (Via Milano, 1), l'altra è il FORNO ANTICO (Via A. de Gasperi, 36). Ho fatto pubblicità????Vabbe', ma scusate, se sono buone non è colpa mia. Le altre, francamente, non le ho provate ma, penso che siano altrettanto ottime. Il discorso è che mi ci ha portato, a suo tempo, un mio carissimo amico di Gravina e, anche secondo lui, sono queste le pizzerie piu' gustose del paese!!!!!
www.gravinaoggi.it, www.gravinainpuglia.it e Nicola il mio amico Gravinese!!!!

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09 novembre 2007

Eravamo quattro amici al bar......

Ciao ragazzi, una piccola sorpresa quella che ci è accaduta domenica scorsa. Eravamo al bar a prendere il nostro caffettuccio al tavolo e ops....d'un tratto ci si è paventato davanti un signorotto simpaticissimo che, nel giro di qualche secondo, si è presentato chiedendoci se eravamo disposti a esser fotografati per il sito www.comunedibari.it . Che facevamo, gli potevamo mai dire di no????
E allora il sottoscritto con la first lady, Vanessa, Melissa, Vincenzo e Rossella abbiamo adempiuto al sacrificio incombente richiestoci.....
Clik, clik, clik, clik e le bellissime foto che di seguito vi riporto sono "irreparabilmente" state inserite sul citato sito locale. Una bella cosa non c'e' che dire. E poi comunqe a dire il vero, fà sempre piacere essere immortalati insieme a validi elementi!!!!!!
Grazie amici miei. Mi auguro possa capitare anche a voi al piu' presto di incontrare qualcuno che vi fotografi per qualche sito internet!!!
Uscite piu' che potete e le possibilità aumenteranno!!!!!!!!!! Ciaaaaaaaaaaaaaaa

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03 novembre 2007

Detti baresi - Lezione di lingua


Gentili amici, buongiorno come sempre a tutti voi. Sbirciando su internet ho trovato queste bellissime frasi e detti locali che riporto molto volentieri.
Il sito da cui le ho estrapolate si chiama : http://erpatata.spaces.live.com/blog (insomma già il nome è tutto un programma....). Sono frasi molto veritiere che si possono sentire tranquillamente nella quotidiana realtà barese. Percio' se volete intraprendere un viaggio nella nostra citta o hinterland il consiglio che vi do' è quello di studiare molto bene almeno i principali detti qui di seguito indicati.....non si sa mai nella vita....le lingue oggigiorno sono importanti!!!!!!

Glossario Italiano – Barese
il sedano = u acciè
Focaccia = F’cazz
La Zucchina = La cocozz
carota = bastenac'
Le melanzane = le melengiane
piselli = p'sidde
Le percoche = L'prquech
I peperoni = l' pa’p’russ
Peperoncino piccante = Diauichk
cetriolo = u ciriol/u c'tron
Caroselli = Cucumarazz/Cap d'murt
il prezzemolo = u ptrsidd
il ravanello = u rapanidd
cetrioli pelosi = Car’sidd
Castagne secche = stragaganass
Il fico = u Fic'
Il fiorone (varietà di fichi) = U' c'lomb
Le olive = l’ auin / i Lè (Conversano)
Rape = Cimdrap
Cavoli = Cimdcol (Conversano)
Ciliegie = L’Ciras
Salsicce = Salzizz
Le seppioline = L'alliv
Mandorle = L' minuhe
La forchetta = La fr’cin
L'acqua sporca = L'aqqua lord/L'aqqua nior
Il coltello = U cr’tidd
L'occhio = U'ecchie
Il cucchiaio = La c’cchiar
Lo stuzzicadenti = U scazzacarn
Le lenzuola = L' Lnzel
Manganello = U Mazzaridd
Occhiali = l’C’necchi/l'acchial
I debiti = l’ C’ppon
Il montato (Di testa) = U D’cchiu
Lo sdentato = U Schignat
Mi sono ingrassato = M'So chiatrat
Mi sono dimagrito = M'So smazzat
Ubriaco = alluvionat/M'briac
Malato= accipinat
La corda = U Chiap
Bestemmie = Gastem
La pietra = La chianc
La bara = U tavut
Il tre ruote (veicolo) = U'trerrot
Dolci con zucchero a velo = L'sporcamuss
La birra Dreher o La Peroni = La bir Dreghèr/La Peròun
La busta della spesa = La sport’
Gli avanzi = U R’mmat
Il cesso = U pris
Ragazza alquanto brutta = Nu Scattapris
Diarrea = U Frusc
Organo genitale femminile = U P’ccion
Organo genitale maschile = La ciola
Omosessuale = R’cchion
Masturbazione maschile = Tr’mon (Conversano = Margiel)
Fellatio = chinott
il picchietto ammazzamosche = U Cazzamosc
Il padre = Uattan
Mio padre = Uattanm
Il cognato = U canat
La moglie = La M'gghier
L'amante = La comar
La prostituta = La Z'ccnedd
Il topo = La zocc'l
La fidanzata = La zit
Lo scarafaggio = la magnott (plurale i magnatt'l)
Lumache =l' Cazzavun
L’uccello = Uacidd
la tartaruga = sc'ttuscn
il tacchino = u vicc
Asino = ciucc
Bue = u’ vuv
La pulce = la puddece
Il Balcone = La Loggih
La tasca = La pald
I soldi = l’ t’rriss
Ieri = Aglir
L’altro Ieri = Nu sterz /Avantjr
Tre giorni fa = Diaterz
Domani = crè/crà
Dopodomani = pscrè/pscrà
Tra tre giorni = Ps’cridd
il settentrionale = U Giorgianis
La pancia = la vendr
La pelle = la P’decchi
Allargare = Spanecchi
Il treno merci = La tradott’
Il pulmino della fiat = U boriasch
Il vino = U’ mir
Consumare = strosc
Il lavoro = la Fatic’
Il vaso = La grast
La scatola = La buatt
La muffa = Palushnà
Fare la cresta = Fasc la ricott
Il muro = La Frabech
Il muratore = u Frabcator
Il calzolaio = u p'tak/u scarpar
Strabico = n'ecchi & n'ecchie
Coatto , cafone = U c'zzal ( Conversano = Carburator)
Fare baccano = fe la jos
Rosa = Riosa
Raffaele =F'lucc/Faiel
Nicola = Colin
Anna = Jann'
Michele = M'cchèl
Giovanni = Giuann
Giuseppe = Peppin/Mba pepp/Pinucc'
Gaetano = Tanin/Iucc
Franco = Frankin
Domenico, Mimmo = M'ngucc'
Certo ke ne hai avuti di uomini = n si fr'sciut d' purp
la cenere = la c'nis
la serratura = la n'zrrinla caffettiera = la c'clater le federe = fasc'cscin microcefalo = u capasidd di sorpresa = alla s'grtur - all anvam la culla = u uasc' il cassetto = u tratur la nervatura = la zimzifagn
Il Giocherellone = u sc'quannar
viso corrucciato = g'rdn'ziùs
il dente molare = u ganganil cerotto = u sparatrapp
il frustino = u sckriet
Il mugnaio = u mallenaar
Fianco = Quest
La trottola = u verruzze
La trottola che saltella = trappeta trappè
L'ignorante arricchito = U'czzal arrchit
I forestieri = L'ziazi'
La trottola che gira normalmente = pennidde
Baffo = m'stazz schiacciare = scacazzà davanti = facc'mbrond' maestrale = maistr'riposo = r'stor'
la teglia = la t'jedd il terrazzo = u'aschère
il vassoio = la spàs'
Persona che ha subito un pestaggio = CrsmatPersona poco raffinata = Zagn Baldoria = Gibillero Fare una papera = P’gghià nu pr’quech Sfortuna = Scmogn Tirchio = Scrzun Gira i tacchi e vattene, Stai alla larga! = Tacchiisce!!
Correre generale... = Fushafush...
Collo: u kued
Soggetto anomalo = SdreusChe bella ragazza ! = C’ Sort de perchia!
Sporcaccione, zozzo = 'nzvus (Bari), muc'taz(Conversano)
Mettere a pecorino = a scappacecer
Tiella di Patate, riso e cozze = Tegghie d'Patan, ris e cozz
Il polpo arrostito = U pulp arrstut
Il granchio al sugo = la p'los au sug
Il barbier = U'varvir
L'addetto ad accendere i fuochi = U'mest fuegh

NOMIGNOLI BARESI
Appìcce e stute: "accendi e spegni"
Vale a dire: s"infiamma subito e si calma con la stessa rapidità
Babbìssce: "mento lungo"
Brasciòle: "braciola"Nomignolo dato a persona rotondetta e pacioccona, di solito riferita i barbieri
Cacametànde, "cacamutande"Soprannome dato alla proprietaria di una cantina piuttosto sporcacciona
Canìgghie: "crusca", "lentigginoso"
Cape d'acìdde: "testa d'uccello"
Cape de pezze: "testa di pezza"
attributo alla suora o alla monaca
Carghe n gape: "carico in capo (di corna)"La definizione è molto chiara
Carnatòsre: "carne dura"
Cazze cazze: "cazzo cazzo"
venire da ingenuo, da imbecille
Caccà: "balbuziente"
Cacóne: "pauroso"
Checchevàsce": "civetta"
Cheppunìste: "debitore"
dedicato a chi contrae debiti a non finire
Chiacòne: "fico secco"
Chiangòne: "grosso masso di pietra"
Ciaciàcche. (Intraducibile)Nomignolo affibbiato a persona obesa
Cianne de le femmenìidde: "Gianni delle femminucce"Detto di tipo apparentemente innocuo che cerca di ingraziarsi le donnette prese di mira, per carpire al momento buono, qualche fuggevole concessione.
Fafellùse: "frettoloso"Si da ad uno che si muove molto e conclude poco o niente.
Fafuèche: "colui che fa fuoco", "precipitoso, sbrigativo"designa coloro che pur impegnandosi in una qualsiasi attività, con molte energie, non riescono a realizzarla
Maccaròne: "babbeo"
Mamma cinònne: "mamma piccola"Soprannome dato ad una ragazza nana
Mangia recòtte: "mangia-ricotta"Nomignolo affibbiato a protettori di prostitute
Minze chichì: "effeminato"Soprannome abbinato a chi è effeminato
Pappuìcchie: "papponcino"Diminutivo dì pappone "sfruttatore". Il lessico della mala considera, infatti, sia pappa, sia pappone, sia pappetta
Parl'e pìssce: "parla e piscia"
Si da a chi, mentre parla, spruzza la saliva sul viso dell"interlocutore.
Pedresìne: "prezzemolo"Chi va intrufolandosi in cose che non lo riguardano
Rècchièpànne: "orecchie a sventola".
Spàreme mbìitte: "sparami in petto"Indicato a donne che ostentano il seno
Spetale", "ospedale"Soprannome dato a chi aveva l"aspetto del malato cronico
Spilacicì. (Intraducibile)Nomignolo dedicato a donne che hanno capelli lisci e radi
Squagghiasòle: "rovina-suole", "perdigiorno"Soprannome molto diffuso per indicare una persona che non lavora maiossia disoccupato abituale, ma che, al contempo, cammina parecchio
U sgubbàte. (Intraducibile)Persona con spalle asimmetriche e sporgenti.
BRINDISI A TAVOLA
""""Tazze e bicchieri, salute a questi cavalieri, cavalieri e tazze, salute a questo c...... = Tazz e b'cchir, salut a'sti cavallir, cavallir e tazz, salut a'stu c.....""""
Frasi by: http://erpatata.spaces.live.com/blog (alcune le ho inserite pure io.....!!!!)

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02 novembre 2007

Spinazzola - Ba

Buongiorno cari amici e ben ritrovati a tutti voi. Il post odierno lo dedico alla Città di Spinazzola.
E' un comune di 7.362 abitanti della provincia di Bari. Il comune confluirà nella nuova Provincia di Barletta-Andria-Trani, non appena essa diventerà operativa (entro il 2008). Le distanze: da Bari Km. 80, da Potenza Km. 98, da Matera Km. 65, da Foggia Km. 92, da Melfi Km. 60.
La storia.
La città sorse in epoca molto antica (ma la tradizionale identificazione con la Statio ad Pinum, tappa della Via Appia romana non è verificabile) su una terrazza circondata da scarpate affacciata sulla valle del torrente Locone. Nelle pendici delle scarpate sgorgano numerose sorgenti che fanno di Spinazzola un paese ricco d'acqua, in contrasto con la generale scarsità tipica della Puglia. All'estremità del pianoro sorgeva l'antico castello della famiglia Pignatelli, feudatari della città, in cui nacque il 13 marzo 1615 Antonio Pignatellli, poi Papa Innocenzo XII. Il castello è stato sciaguratamente raso al suolo all'inizio del XX secolo. Si conservano invece alcuni resti d'una cinta muraria medioevale, una commanderia dell'ordine Gerosolimitano, una Chiesa madre del '500. Nel XIX secolo il paese comincio' a espandersi fuori dell'antico nucleo, per assumere l'attuale caratterisitica di borgo in linea, quasi completamete disteso lungo la SP 231.
Da visitare:
Tra le chiese presenti sul territorio, si ricordano la Chiesa della SS Annunziata, il Santuario della Madonna del bosco e la cattedrale.
Quest'ultima viene di seguito descritta nel suo complesso architettonico: La Cattedrale è stata costruita presumibilmente intorno al '300, ha subìto varie modifiche nel corso dei secoli, maggiormente nel 1600. La Chiesa Madre è stata dedicata a San Pietro Apostolo, il suo stile romanico, ha subìto nel tempo diversi rimaneggiamenti, soprattuttoall'interno, è sita in pieno centro storico, nei pressi del diruto castello ove nacque Antonio dei Marchesi Pignatelli che, con il nome di Innocenzo XII fu degno vicario di Cristo.L'interno ha atre navate con 4 arcate laterali.
Nell'abside, sull'altare maggiore c'è una tela di S. Pietro, opera di Luciano Bartoli, milanese (1953). Ci sono diverse opere di epoca barbara e bizantina. A destra del presbiterio c'è la cappella battesimale con portale in pietra scolpita con immagini dell'Annunciazione, di San Pietro e San Paolo. Nella chiesa sono presenti due tele del 1600 raffiguranti la Vergine col Bambino, il Battistero ed un busto d'argento di San Sebastiano
Il Castello.
Già dai decenni iniziali del 400, le prime invasioni barbariche in territorio italiano suggerirono l'esigenza e la necessità di "luoghi forti" che potessero garantire la sicurezza e la protezione delle popolazioni. Infatti fin dal V secolo alcune città italiane cominciarono a costruire castelli per difendersi dai continui assalti e dalle rapine delle diverse orde barbariche. Nel IX e X secolo le contrade lucane e pugliesi furono invase dai Saracenie dagli Ungari, mentre gli Unni invasero le regioni della Baviera. I sovrani del tempo, fortemente preoccupati del pericolo incombente,
permisero, anche e soprattutto alle Chiese, la costruzione di luoghi fortificati e di strutture castellane. In questo periodo i principi Beneventiani e Lodovico II figlio di Lotario fecero costruire il Castello di Spinazzola . Nel marzo del 1615 vi nacque
Antonio Pignatelli che nel 1691 fu eletto Pontefice col nome Innocenzo XII. Con il tempo il Castello fu abbandonato a sè stesso fino a quando negli anni trenta le autorità decisero di farlo demolire, probabilmente per non compiere opere di recupero.
L'economia del paese.
Si puo' dire che l'attività principale è l'agricoltura, poichè il paese si trova al centro di un territorio molto fertile e adatto alla coltura di cereali. La relativa ricchezza d'acqua incoraggia anche colture orticole quali i pomodori.
Feste patronali:
20 Gennaio: Festa di San Sebastiano
La leggenda narra che, quando i Saraceni cercarono di occupare, saccheggiare e incendiare la città di Spinazzola, un pastore indico' loro un'altra via salvando così il paese. Alcuni pastori, presenti alla scena, riconobbero nell'uomo il Santo e tutta la cittadinanza lo proclamo' Patrono di Spinazzola.
14 Agosto : Festa della Madonna del Bosco
La grande festa patronale della Madonna del Bosco con luminarie,fuochi pirotecnici, musica in piazza con bande. In processione si porta l'Immagine sacra della Vergine, trovata da un boscaiolo nel tronco di un albero, dalla cattedrale al Santuario. Il martedì dopo Pasqua si riporta in paese dove rimane per tutto il periodo estivo.
Storia, documentazione ed immagini tratte by:

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