Il Capocomitiva di Bari

Benvenuti, questo è il mio primo "BLOG". Per quanti di voi che abbiano intenzione di conoscere attualità, cronaca, divertimenti e tradizioni della città di Bari e non solo. Potrete fare due chiacchiere con me lasciando i vostri commenti o consigli in maniera seria ed io saro' felice di rispondervi. Buon divertimento Amici miei. Un saluto da Sergio "Il Capocomitiva". P.s.: Per la realizzazione di questo Blog nessun pugliese è stato maltrattato......

03 giugno 2007

Il Comune di Corato

Carissimi visitatori oggi parliamo della città di Corato, in provincia di Bari.
Distante 43 Km dal capoluogo, Corato è situata a 232 metri sul livello del mare, sulle pendici orientali delle Murge, un territorio roccioso o semi-roccioso che ha permesso lo sviluppo di colture tradizionali: vigneti, oliveti, mandorleti e seminativi.
Il lavoro dell'uomo ha conferito al paesaggio una fisionomia unica: grandi spazi aperti, nei quali domina la vegetazione spontanea, interrotti da strisce di terreno coltivato dai colori mutevoli a seconda delle stagioni.
La vegetazione prevalente è la steppa o para-steppa. Le piante più frequenti sono: asfodeli bianchi e gialli, osiridi, cardi, ferule, papaveri, rovi, trifogli ed anemoni; vi sono, inoltre, lembi di boschi di querce a roverella e pinete in particolar modo nella murgia serraficaia (mt. 673 s.l.m.) e a San Magno (mt. 480 s.l.m.).
La fauna locale è rappresentata da alcuni esemplari di: volpi, lepri, ricci, vipere, ramarri, lucertole, gechi, donnole, gazze, ghiandaie, upupe, gufi, civette, barbagianni, cardellini, fringuelli, passeri e pettirossi.
I suoi inizi si collocano nel III secolo a.C., durante il periodo repubblicano di Roma, quando Scipione l'Africano premia i soldati dauni e peuceti per la distruzione di Cartagine condendogli diveri territori degli Apuli: fra questi, un certo Caius Coratus avrebbe dato il nome al successivo abitato. Il nome nei secoli oscilla fra Coratus, Coratum, Curati, Quarata e Quadrata, finchè sotto Federico II la cittadina assume il nome ufficiale di Corato. Anticamente la città era percorsa da un tratto interno della via Traiana: l'abitato romano sarebbe confermato dall'originale pianta quadrata (da cui uno dei probabili nomi) della città.
Agli inizi del
VII secolo è una modesta cittadina longobarda, attaccata da numerosi pirati: a questo proposito vengono edificate quattro torri difensive e numerose vie sotterranee. In età bizantina (IX secolo) mantiene una forma molto simile, invariata fino alla giunta di Pietro il Normanno nel 1046, che unifica le torri già esistente con delle possenti mura ed altre ventincinque grandi torri, il tutto contenendo un ampio castello (Palazzo Gioia) e conferendo all'abitato il titolo di città. Lo sviluppo continua, confermato anche dal geografo arabo El Edrisi, che ne descrive alcune specialità nel 1155.
La città rimane fedele a
Corradina di Svevia anche dopo la morte di Federico II nel 1250, e alla conquista di Carlo I d'Angio' ottiene il motto di "cor sine labe doli" (in lingua latina "cuore senza la macchia del tradimento"), riportato ancora oggi nello stemma civico.
Gli Spagnoli e i
Borbone nel XVI secolo dominano Corato e la zona circostante, fino ad un modesto tentativo d'insurrezione ad opera del cittadino Federico Quinto nel 1799. Infeudata pochi anni dopo alla famiglia Carafa di Andria, nel 1503 la città è protagonista della disfida di Barletta. Un grande fervore economico ed edilizio coinvolge la città a partire dalla salita di Gioacchino Murat in poi, fino a proseguire con l'unità d'Italia.
Tanti sono i luoghi da visitare a Corato e tra questi è bene citare:
Palazzo di Città: sede del municipio dal
1866, era precedentemente un convento dei frati Minori Osservanti di San Cataldo. Oltre al prospetto in stile ottocenesco, gli interni presentano un chiostro cinquecentesco con archi ogivali tardo-gotici su pilastri, con diverse finestre a due livelli in stile barocco e nella parte superiore l'orologio civico. All'interno si trovano la statua della Madonna del Latte, probabilmente del 1548 di Paolo da Cassano ed un affresco della scuola ferrarese del XVI secolo.
Palazzo delle Pietre Pizzute (Palazzo Patroni Griffi o De Mattis): palazzo cinquecentesco ornato da tredici bugne piramidali, con in alto lo stemma dei conti Patroni Griffi.
Sepolcri di San Magno: tumuli risalenti all'età protostorica, circa
VII secolo a.C. nella contrada omonima.
Palazzo Lamonica Vecchio: è una grande costruzione con un prospetto duplice e diversi portali ottocentesco e rinascimentale, con una balaustra superiore.
Chianca dei Paladini: un
dolmen dell'età del Bronzo costruita con tre lastre megalitiche (le cosiddette chianche, da cui il nome) ed una quarta ricoprente; la leggenda racconta sia il risultato di una competizione fra giganti.
Palazzo ex Pretura: sede dell'antica università, è stato restaurato in epoca neoclassica.
Palazzo Catalano: piccola fabbrica popolare risalente al
1598, con al primo piano un affresco con una scena di caccia e al secondo piano un'iscrizione con il nome del fondatore, Antonio Catalano.
Palazzo Gioia: edificato sul castello più antico della seconda metà dell'
800, con il portale a destra coprente due rilievi con gli emblemi della famiglia Carafa.
Palazzo ex Biblioteca Comunale: risalente al
XVII secolo.
Edicola Galise: edicola storica di Corato, la prima, dal 1911 [di fronte al Palazzo di Città]
Tante sono anche le manifestazioni e gli eventi culturali che si realizzano nel paese.
In febbraio si celebrea il carnevale coratino, con una grande sfilata di gruppi mascherati e carri allegorici, mentre in occasione della Pasqua si svolge una solenne processione, con la rappresentazione dei misteri della locale parrocchia di San Giuseppe; il sabato santo è solita la Processione della Pietà dal vicino santuario di Santa Maria della Greca, antica protettrice della città. A maggio, durante la Fiera di San Cataldo, si celebra una sfilata di carrozze e attacchi d'epoca.
Il Festival delle Murge è organizzato durante il mese di
giugno, mentre il concorso locale di musica leggera, la Nota d'Oro, avviene a luglio. Importanti sono le celebrazioni di agosto per la festa del patrono locale, San Cataldo, che nel 1483 salvò il paese da una grave pestilenza: varie processioni accompagnano le celebrazioni, con un concorso di pittura per giovani artisti meridionali. Per Ferragosto è usuale il concorso della Barca di Santa Maria, una caratteristica esposizione di barche in carta velina. Infine, il 12 dicembre, avviene la jaojo di Santa Lucia, con un grande falò ed alcune degustazioni di dolci tipici.
Sagre
Molto caratteristiche sono le sagre del paese, fra le quali si ricordano quella del calzone di cipolla ad
aprile, della ciliegia a giugno, della bruschetta e della castagna a novembre.
Piatti tipici
Un primo piatto tipico è il ragù con braciole di carne d'
asino o di cavallo, con cui si condiscono le orecchiette, dette strascenate. La pignatta di trippa e il calzone (una focaccia riempita da cipolle cotte a vapore, olive nere, acciughe ed uva passa) costituiscono la seconda parte del pasto. Ma sono anche molto comuni le scamorze, i nodini e le burrate. Fra i dolci tipici del luogo, si ricordano in occasione del Natale le cartellate con vincotto e miele, marzapane, sasamello e taralli, mentre per le festività pasquali è consuetudine cucinare le scarcelle'.
Curiosità
A Corato si dice che siano nati alcuni detti baresi diventati poi famosissimi in tutta la provincia e non solo....
Ad esempio:""""Ce nam' a scie sciamanninne, ce nan' amà scie, nane sciame scenne"""", cioè se ce ne dobbiamo andare andiamocene ma se non ce ne dobbiamo andare non ce ne andiamo.....
""""Mazze e panèlle, fàscene le figghje bèlle, pane sènz' à mazze, fàscene le figgje pazze"""", cioè per educare i figli ci vuole bontà e altrettanta severità, solo cosi' essi diventeranno bravi.
Questi proverbi sono solo alcuni dei tanti presenti. Per maggiori informazioni visitate il sito
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5Comments:

Blogger il Capocomitiva said...

Nessun problema e grazie per i complimenti. verro' a trovarvi presto e molto probabilmente vi inseriro' tra i miei blog preferiti.
Spero possiatefarealtrettanto con il mio.
Grazie e ciao a presto.

5/6/07 10:53

 
Anonymous Anonimo said...

Un saluto ad un pugliese DOC :-)sempre interessanti i tuoi post.

stamm bun...(io non sapere parlare dialetto eh eh, come dire, ce provo...)

Ho aperto il mio nuovo blog personale, se ti va passa da me, e scusa lo spam :-( Il link è nella firma ^__^

7/6/07 14:47

 
Blogger il Capocomitiva said...

Beh effettivamente l'accento dovresti migliorarlo di piu'.....eheheheheh
Ma dai se non sai il dialetto non fà nulla, l'importante è capirsi almeno a gesti........ehehehehehe.
grazie per i complimenti e ricambio i saluti. Ciaaaaaaaaaaaaa

7/6/07 14:55

 
Anonymous Anonimo said...

Rieccomi! Potresti diffondere questo appello?
http://www.rapsodiacolors.net/?p=347

mi sembra importante, i bimbi sono il nostro futuro...

7/6/07 17:48

 
Blogger il Capocomitiva said...

beh effettivamente come non posso nn essere d'accordo. http://www.associazioneprometeo.org/
Questo sito seganalato dall'amica Artemisia merita tutto il mio rispetto.
Francamente pero' non è con due parole che posso risolvere il problema e al riguardo, mi riprometto di dedicare un intero post al delicatissimo argomento!
A presto e grazie Artemisia.

8/6/07 15:16

 

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