Mola di Bari



Allo scopo di difendere la costa dalle frequenti incursioni dei pirati, contestualmente alla riedificazione della città e a ridosso delle sue mura, Carlo I d'Angio' ordino' nel 1277 la costruzione di un palacium, affidando la direzione dei lavori ai celebri regi carpentieri Pietro d'Angicourt e Giovanni da Toul. I lavori terminarono due anni dopo. Tra il XV e il XVI secolo l'edificio segui' le sorti della città e passo' attraverso le mani di diversi feudatari, resistendo a numerosi attacchi senza essere mai espugnato. Tuttavia i notevoli danni subiti con l'assedio veneziano del 1508 ne imposero un radicale restauro, avvenuto pochi anni più tardi su progetto dell'architetto militare Evangelista Menga da Copertino, che gli diede l'attuale forma di poligono stellato. Le possenti mura a scarpata, costruite allo scopo di resistere ad un attacco con armi da fuoco, furono comunque dotate di numerose caditoie. Un fossato comunicante con il mare circondava l'edificio, che era collegato alla città per mezzo di un ponte.
Chiesa Matrice
Intitolata a San Nicola, è situata all'interno del borgo antico a poca distanza dal mare. Costruita nel XIII sec., presumibilmente durante la rifondazione angioina della città, essa versava del XVI sec. in pessime condizioni. L'arcivescovo di Bari Girolamo Sauli ne impose pertanto la riedificazione, che avvenne negli anni 1547-1575 per opera dei maestri dalmati Francesco e Giovanni da Sebenico e Giovanni da Curzola. L'edificio costituisce tutt'oggi un pregevole esempio del rinascimento adriatico.I recenti restauri hanno permesso di valorizzare, all'esterno, il rosone e i due portali dei leoni, sul fianco sinistro, e dei nani stilofori, sulla facciata. L'interno, a tre navate, è scandito da imponenti colonne in stile corinzio. Di particolare pregio le decorazioni scultoree, tra le quali emergono il grande fonte battesimale e i delicati bassorilievi sui pilastri dei matronei. L'apparato iconografico è nobilitato dall'altare in legno dipinto che custodisce la trecentesca icona della Madonna di Costantinopoli e da un affresco cinquecentesco di scuola dalmata. Tra le tele, per lo più di scuola pugliese e napoletana e databili ai secoli XVII e XVIII, spicca quella della Madonna della Neve, sul retro della quale è stato scoperto un dipinto più antico di più pregevole fattura, attribuibile alla Scuola di Leonardo da Vinci. Nella cripta è conservato un frammento ligneo che la tradizione attribuisce alla Croce di Cristo, donato al Capitolo di Mola nel 1710.
Palazzo Roberti
L'imponente palazzo signorile, che domina la centrale piazza XX Settembre, fu edificato fra il 1760 e 1l 1770 sotto la direzione dell'architetto Vincenzo Ruffo, allievo di Vanvitelli. La simmetrica facciata, in stile tardo-barocco, è cadenzata da tre teorie di finestre. Al centro, la loggia nobile sovrasta il portone che d' accesso ad un ampio cortile , sul quale si innesta lo scalone esterno che conduce ai piani superiori. Gli interni, che conservano pregevoli decorazioni pittoriche, sono attualmente chiusi al pubblico.
Chiesa di Sant'Antonio
Fu edificata nel 1503 col titolo di Santa Maria del Passo alle porte della città lungo la via che conduceva a Bari, in luogo di un'antica cappella preesistente. Dalle origini sino al XIX secolo fu parte integrante di un convento di Frati Minori Osservanti. La natura mendicante dell'ordine fece sì che la chiesa divenisse patronato di diverse famiglie notabili del luogo (i baroni Noya e i Roberti) che contribuirono alla costituzione di un ricco arredo scultoreo e iconografico. Oggi spiccano l'antico gruppo scultoreo della Pietà (XV secolo), il pulpito ligneo del 1712 e l'organo del XVIII secolo, recentemente restaurato.
Teatro Comunale "Niccolo' Van Westerhout"
Nel 1887 il Consiglio Comunale di Mola di Bari delibero' la realizzazione del teatro comunale, che fu inaugurato l'anno successivo. Sebbene la capienza limitata ne abbia limitato la fruizione, esso ha conservato gli stilemi originari, caratterizzati dalla linearità della facciata neoclassica cui si contrappone il caldo stile ecclettico degl interni: superato il piccolo foyer, si accede alla platea dalla quale si possono ammirare il triplice giro di palchi lignei, la volta affrescata e il sipario dipinto con una scena bucolica.Tra gli eventi significativi della storia del teatro, si segnala la prima assoluta dramma lirico Dona Flor, opera del compositore molese Niccolo' van Westerhout. Nel 1929 il teatro fu adibito a sala cinematografica e venne poi chiuso nei primi anni 1950. Solo nel 1972 l'amministrazione comunale ne promosse il recupero funzionale, celebrato con il concerto inaugurale dell'orchestra sinfonica della Provincia di Bari diretta dal maestro Nino Rota. La direzione artistica fu quindi affidata a Eduardo De Filippo che diresse pure il locale Gruppo Universitario Teatrale. Il 24 maggio 1973 lo stesso Eduardo porto' in scena L'arte della commedia.

(1) Chiesa della Madonna di Loreto (1587, campanile e pregevole rosone), (2) Chiesa di Sant'Antonio (1503), (3) Chiesa della Maddalena (1630), (4) Chiesa di San Giovanni e annesso monastero (1723, attualmente sede dell'Accademia delle Belle Arti di Bari), (5) Palazzo Roberti (XVII sec.), (6) Teatro Comunale Niccolo' van Westerhout (XIX sec.).


Infine, per chi invece non vuole approfittare della degustazione dei tentacolati animaletti puo' optare per andare a mangiare l'ottima pizza fatta sul posto. Anche in questo caso vi segnalo un buon localino dove potrete mangiare squisite pizze al metro, focacce farcite e panini di qualità. Il posto è "l'Archetto" e si trova proprio nelle immediate vicinanze della piazza centrale di Mola. Se dopo la pizza avete ancora fame fatevi un bel gelato negli splendidisimi bar presenti sul posto, sono davvero buoni.
E con questo vi saluto e ci vediamo alla prossima occasione!!!!Ciaoooooooooo
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Storia by: it.wikipedia.org/wiki/Mola_di_Bari
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3Comments:
Sergio, c'e' una cosa che pero' non tutti sanno...
E' vero sì che la Sagra del polipo attira tantissima gente da fuori, ma è pur vero che molti e tanti di quei polipi serviti sono congelati da mesi, e tanti altri sono di provenienza da mare ed Oceano orientali...Cina. Per Vs opportuna informazione.
Anonimo Sacrestano Ambulante
P.S.: E mo censura pure questo...e se lo farai sarai un ricchione...
14/8/07 17:52
Io pubblico questo coommento che per mia disgrazia è stato scritto da un mio congiunto....
pace all'anima sua.... Perdonatelo, usa un linguaggio colorito perchè piu' di questo non puo'....
Cio a tutti.
14/8/07 18:02
"pace all'anima tua", ...fiori freschi ogni giorno, promesso.
16/8/07 19:53
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