Il Capocomitiva di Bari

Benvenuti, questo è il mio primo "BLOG". Per quanti di voi che abbiano intenzione di conoscere attualità, cronaca, divertimenti e tradizioni della città di Bari e non solo. Potrete fare due chiacchiere con me lasciando i vostri commenti o consigli in maniera seria ed io saro' felice di rispondervi. Buon divertimento Amici miei. Un saluto da Sergio "Il Capocomitiva". P.s.: Per la realizzazione di questo Blog nessun pugliese è stato maltrattato......

28 ottobre 2006

Ostuni - La città Bianca



Precedentemente ho parlato dello zoo safari di Fasano, ora invece mi permetto di descrivervi il paese della Puglia che è cosi' carattersitico ed allo stesso tempo unico da divenire un vero e proprio punto di riferimento del turismo locale: Ostuni.
Detta la "città bianca" poichè il centro storico è caratterizzato da una presenza massiccia di abitazioni di colore bianco e di variopinte balconate addobate con bellissimi vasi di piante e fiori.
Il territorio ostunese fu , già dall'età neolitica, oggetto di continue colonizzazioni da parte di numerose popolazioni provenienti dall'Anatolia, prima, e dalle coste del Mediterraneo orientale, dopo.
I primi popoli colonizzatori trovarono sistemazione in insediamenti rocciosi e grotte, lasciandoci tracce e testimonianze in quelle di (Sant'Angelo), (di Magda), di (Santi Magno), (Santa Maria d'Agnano).
Successivamente si insediarono in veri e propri villaggi capannicoli, abbandonando il nomadismo e dedicandosi ad attività quali l'agricoltura e l'allevamento. Di notevole rilievo artistico e storico sono i monumenti di carattere dolmenico, (le specchie e i dolmen), lasciatici da queste popolazioni, rimasti integri nel tempo.
Verso l’anno mille a.C. giunsero due nuove civiltà i Messapi e i Japigi che fondarono i costumi, le tradizioni e le abitudini rimaste sino ai giorni d’oggi.
All’arrivo dell’invasore Annibale la città venne distrutta nella parte vecchia e la tenne sotto il suo domino per ben 17 anni, sino al 488 d.C..
In seguito Ostuni venne occupata dagli Ostrogoti, guidati da Teodorico. Alla dominazione ostrogota arrivò quella normanna a partire dall'XI secolo;
Il periodo di massimo splendore venne sicuramente raggiunto nel '500 con il domino Aragonese.
La situazione cambio’ notevolmente con l'avvento (1639) della famiglia dei Zevallos responsabili di un decadimento morale ed economico di Ostuni, dalla quale numerose famiglie nobili del posto si allontanarono o si estinsero. Solo nel 1804 venne meno il dominio Zevallos, quando a causa degli eccessivi debiti e della mala condotta, a tale famiglia fu tolto il titolo nobiliare sulla città di Ostuni. Ma l'anelito di libertà venne nuovamente soffocato con la venuta dei Borboni. Contro di essi gli ostunesi opposero una valorosa resistenza ed opposizione, l'anelito di libertà si diffuse e propase, Ostuni divenne centro di agitazioni patriottiche e sicuro asilo di esuli politici. Caddero, così, gli stemmi borbonici e sventolo’, nel 1860, il tricolore su Ostuni. La generosità e il valore patriottico ostunese vennero confermate nella Prima Guerra Mondiale durante la quale trecento ostunesi perirono nel tentativo di liberare le terre del settentrione: i loro nomi sono stati scolpiti nella pietra del Monumento dei Caduti sito in Piazza Matteotti.
Per arrivare ad Ostuni basta prendere sempre la SS16 direzione Brindisi e percorrerla sino a quando non si troverà l'apposita uscita ben evidenziata. Buona passeggiata a tutti. Storia tratta da www.ostuni.com . Foto By: www.gardenhotel.org , www.etereaestudios.com , w3.uniroma1.it , www.adambutler.com , www.athenaeum.ch .

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6Comments:

Anonymous Anonimo said...

Che meraviglia Ostuni!
Mi ricorda la mia giovinezza!
Ciao, sono Rita e sono nata ad Ostuni ma poi, per lavoro, sono stata costretta a trasferirmi a Napoli.
Purtroppo qui non conosco nessuno e mi sento incredibilmente sola!
Il tuo articolo su Ostuni mi ha fatto rabbrividire (in positivo) perchè mi sono ricordata di tante cose...tanti amori...vabbè!
Ti ringrazio per avermi fatto passare tre minuti di serenità e in questo periodo ne ho bisogno...
Ciao caro e vai così che mi piace sto blog...

Rita (Napoli)

28/10/06 11:30

 
Blogger il Capocomitiva said...

Ahahah, sono contento che ti piaccia come sto realizzando questo blog. Tranquilla non sei sola a Napoli. Ci sono tanti baresi, leccesi, foggiani, brindisini, tarantini che lavorano oltre la Puglia. Chi a napoli, chi a Roma, chi a Milano e chi all'estero. Siamo dappertutto e dobbiamo tenere alto l'onore della nostra terra ovunque ci troviamo. Percio' in bocca al lupo per il lavoro e arrisentrci a presto.

28/10/06 11:40

 
Anonymous Anonimo said...

Bravo Sergio sono Mino da Ostuni. Trovo il tuo blog davvero bello e molto originale. Ciao.

28/10/06 11:53

 
Anonymous Anonimo said...

Ciao a tutti, sono d'accordo con Rita da Napoli. Per chi è nato da queste parti lavorare lontano da casa è a dir poco durissima.... E fare la pendolare x poi scendere solo nei fine settimana lo è ancora di +!! Cosa darei x avere un posto sicuro vicino casa! Scusate lo sfogo ma sono emozioni che solo chi lavora lontano puo' capire! Un saluto a te Sergio che reputo un ottimo scrittore e a tutti gli/le amici/che di questo bel blog!!
Ciao Noemi Cagnano Varano (fg)

28/10/06 12:29

 
Anonymous Anonimo said...

Abbiamo un po 'di difficoltà a sottoscrivere l'RSS, in ogni caso ho libro è contrassegnato con questo grande sito, è molto utile, più pieno di informazioni.

17/12/10 06:34

 
Anonymous Anonimo said...

Questa è la mia prima visita ho tempo qui. Ho trovato tante cose interessanti nel tuo blog in particolare la sua discussione. Dal tonnellate di commenti sui vostri articoli, credo di non essere l'unico ad avere tutto il divertimento qui! mantenere il buon lavoro.

19/12/10 08:59

 

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