Dal sito : www.ansa.it riporto qui di seguito un articolo datato 24.10.2007:
""""LEVI PROPONE DDL, BLOG ESCLUSI DALL'ISCRIZIONE AL REGISTRO
di Elisabetta Stefanelli, ROMA -
Libera concorrenza e pluralismo, ma in un settore che deve puntare all'innovazione, e prima modifica con un comma aggiuntivo che esclude i blog dall'obbligo di registrazione al Roc, il registro degli operatori della comunicazione. Il disegno di legge di riforma del settore editoriale �� stato presentato oggi dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'editoria Ricardo Franco Levi alla Commissione Cultura della Camera. "Nella consapevolezza - ha spiegato Levi - che in questo settore la libera concorrenza non corrisponde in toto ai canoni perch�� qui �� qualcosa di pi��". A vigilare saranno due autorit��, quella per le garanzie nelle comunicazioni e l'antitrust che "per operare devono conoscere il mercato e gli operatori attraverso il Roc". E qui Levi introduce subito la prima novit�� rispetto al testo approvato dal Consiglio dei ministri, dopo la polemica, aperta dal blog di Beppe Grillo, e seguita da molti ministri, tra cui quello delle Comunicazioni Paolo Gentiloni che ha chiesto di correggere l'errore. "Vi propongo - ha detto - di prendere in considerazione un comma aggiuntivo", che esclude i blog. "Sono esclusi dall'obbligo di iscrizione al Roc - recita il comma aggiuntivo all'art. 7 - i soggetti che accedono ad internet o operano su internet in forme o con prodotti, come i siti personali o ad uso collettivo che non costituiscono un'organizzazione imprenditoriale del lavoro". Altro capitolo importante �� quello del finanziamento diretto: "per le categorie come le cooperative e le testate di partito - ha spiegato Levi - ritengo che siano motivazioni valide per un intervento pubblico". Ma il contributo "deve avvenire nelle forme pi�� corrette e con criteri pi�� severi". Quindi sostegno solo alle vere cooperative e ai giornali che rappresentano gruppi parlamentari: "Non vogliamo spegnere voci ed attentare al pluralismo", ha sottolineato Levi. Per questo le testate che non rientreranno nelle norme avranno 12 mesi di contributi ulteriori per adeguarsi. L'altro sostegno forte anche se indiretto, i contributi per gli abbonamenti postali, sono "figli della vecchia stagione di monopolio delle Poste Italiane". Qui, d'accordo con l'Ue, "�� stato immaginato un sistema diverso: offriamo lo strumento del credito d'imposta, quale che sia l'operatore che scelgono gli editori", cos�� da favorire anche altri operatori come ha chiesto l'Antitrust, ma anche per "ridurre l'aiuto ai grandi e darlo ai piccoli". Tutto avverr�� in modo graduale verso l'obiettivo del 2011. C'�� poi il capitolo dell'estensione del credito d'imposta per l'innovazione che "avr�� le stesse modalit�� dagli altri settori industriali". Quanto al credito d'imposta per Levi "il come intervenire s'inquadra in un insieme che ha un tassello importante nella ripresa delle relazioni industriali". Aleggia infatti sul settore un'aria di crisi: "se la crisi che tocca molte realt�� editoriali si estender�� - ha detto Levi - ci vorranno forme pi�� ampie di intervento del previsto rifinanziamento di 5 milioni di euro del fondo per la mobilit��". Il ddl introduce poi anche una regolamentazione sul prezzo dei libri "che ribadisce la prassi operante sul mercato contro cui per�� i librai si sono ferocemente schierati, perch�� vogliono il prezzo fisso del libro". "Questo che vi sottopongo �� un ddl aperto ai miglioramenti e mi auguro che ce ne siano, soprattutto nel campo della promozione dell'innovazione", ha detto Levi chiudendo l'audizione in Commissione Cultura alla Camera. "L'incentivazione del passaggio alle nuove tecnologie - ha poi aggiunto -, anche se difficile perch�� i fondi sono scarsissimi, �� il tema vero, cos�� come quello della promozione della lettura". Ha spiegato che �� "un testo fatto in buona coscienza, ascoltando tutti e con spirito non di parte, come �� nella tradizione di questa commissione Cultura, e che trascende steccati e schieramenti contrapposti". I commenti soprattutto al comma che esclude i blog, e che invece Giuseppe Giulietti, deputato dell'Unione, chiede di cancellare completamente per evitare ambiguit��". Per il Verde Roberto Poletti "la scelta annunciata da Levi �� una buona notizia", ma aggiunge: "Vigileremo affinch�� questi propositi siano portati a termine". "La mobilitazione del popolo della rete d�� buoni frutti", dice Sergio Bellucci di Rifondazione comunista, secondo il quale "bisogna in ogni modo evitare nella legge di riforma non solo qualsiasi bavaglio, ma anche ogni margine di ambiguit��". Mario Adinolfi, gi�� candidato del mondo dei blog italiani alle primarie del Pd, formula il suo "apprezzamento" non privo di preoccupazione: "Come Generazione U (come 'inversione ad U', ndr.) siamo soddisfatti per la correzione di rotta che abbiamo invocato. Certo, continuiamo a ritenere che sarebbe stato meglio abolire l'articolo 7"""""".
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Buongiorno a tutti cari amici e visitatori. Ma guarda un po'!!!????C'e' stata una leggerissima polemica forse sui blog e la loro registrazione????Mi sa proprio che si �� trattata di una vera e propria rivolta dei bloggers e degli internauti di tutta Italia se la proposta citata �� stata modificata in tal senso finalmente.
Pazzesco cosa possa succedere nel nostro Paese. Ma dico io, prima di fare una proposta di legge, sarebbe opportuno pensarci su' diecimila volte, leggerla, rileggerla, correggerla e poi magari farla partire. Non �� stata forse tutta questa storia una bella perdita di tempo???Non ne �� uscita fuori un Italia abbastanza ridicola anche davanti all'opinione pubblica internazionale????
Io penso proprio di si. """"Errare humanum est, perseverare autem diabolicum""" dicevano gli antichi ed io mi accodo a questa massima molto volentieri.
Ragazzi, ma vi rendete conto che cosa significava se fosse andata avanti una proposta del genere con tutti i suoi annessi e connessi???Beh, ve lo dico io e lo ripeto, una vera catastrofe sul piano della cultura e della comunicazione di massa.
Per fortuna che il buon legislatore ha avuto il senno di poi e ha aggiustato tutto. Davvero per fortuna. Ogni tanto si accendono le lampadine craniche anche ai sommi diplomatici.
Scampato pericolo insomma amici miei.
Questo significa che il Vs Capocomitiva per ora non vi abbandoner�� e continuer�� a parlare di novità, tradizioni, ricette e attualità della vostra nobile e antica terra di Bari.
Un grande saluto a tutti voi!!!
Etichette: ansa, bloggers, capocomitiva, divieto, legge, proposta
4Comments:
asz, quasi quasi mi pento...
scherzi a parte voglio segnalare questa sentenza del giudice di pace di Bari sul problema della pubblicità indesiderata, di cui parla anche il solito Grillo.
In pratica si tratta di questo, ogni giorno tir pieni di volantini pubblicitari indesiderati intasano le nostre strade, i volantini intasano le cassette della posta e subito dopo diventano immondizia, la quale rappresenta un costo dato che per smaltirla dobbiamo pagare la nettezza urbana (che la caricherà su altri camion, quelli che la sera tardi ti bloccano la via quando hai fretta di tornare a casa).
Il tutto si può evitare mettendo un'avviso sulla buca delle lettere.
30/10/07 09:03
caro Vitigno, mi sono perso dopo sole tre righe della sentenza....
scherzi a parte condivido appieno il pensiero contrario alla pubblicistà invasiva da parte di molti addetti del settore.
Permane sempre la logica del piu' canto e piu' mi sentono....in questo caso, onestamente, la pubblicità sta arrecando piu' danni che effetti promozionali.
L'unico stratagemma, sperando che possa funzionare, è quello di mettere la cassetta della pubblicità apposita dentro il portone di casa (perchè fuori se slo smontano e se lo fregano...) e sperare nella umana intelligenza dei volantinai.
Ma penso comunque che non sarà facile trovare una degna soluzione a questo rpoblema.Mah.
31/10/07 15:16
Sergi-o, la sentenza si può riassumere cosi': se metti l'avviso che non vuoi la pubblicità e loro la mettono lo stesso, gli puoi fare causa, con altissima probabilità di vincerla dato il precedente costituito dalla sentenza. Vito
1/11/07 16:57
Grazie avevo capito comunque pure io....
E' soltanto che da una cosa poi la sentenza si è spostata su un'altra. Cioè dall'oggetto della causa se ne è andata al discorso del danno cagionato e del significato dello stesso. Puo' essere utile, ma fino a un certo punto insomma la seconda parte...
A presto, ciao nè.
1/11/07 19:57
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