Cellamare (BA)
Cari amici ben trovati a tutti. Dopo tanto tempo ritorno a parlare dei paesi della provincia barese. Oggi tocca alla città di Cellamare.IL BORGO

L'attuale chiesa della SS. Annunziata è costruita sul suolo di un'altra antica chiesa edificata sulle fondamenta dall'arcivescovo Rainaldo (1171-1188). La nuova chiesa fu costruita nel 1854 sotto l'arcivescovo di Bari Michele Basilio Clary, come si rileva dall'epigrafe posta sotto l'architrave della porta maggiore. La pianta è ad una navata con tre cappelle per lato. All'interno è possibile ammirare un pregevole dipinto su tavola raffigurante lo "sposalizio di Santa Caterina).
Il dipinto è attribuito alla scuola fiorentina del secolo XII. Sullo stesso piano della facciata si eleva la Torre Campanaria costituita da grossi conci in pietra e divisa in due ordini. Quello inferiore ha una luce quadrilobata in cornice circolare; l'ordine superiore, che si sopraeleva dall'altezza della chiesa, è la cella campanaria con lesene angolari e bifore.
La Torre Civica, comunemente chiamata Torre dell'orologio, si erge in Largo don Bosco di fronte alla chiesa matrice. Realizzata nel 1923 è composta da un basamento trapezoidale. Una piccola scaletta interna conduce al piano del loggiato dotato di quattro bifore, una su ogni lato, costituite da tre colonnine in pietra locale. Il secondo piano è decorato da una scultura a basso rilievo che raffigura lo stemma comunaleDa un articolo di M. Saraceno edito su "La sera del Corriere delle Puglie" il 14 maggio 1922
LA STORIA.
E' fatto certo che all'epoca della distruzione di Bari e della conseguente emigrazione dei preti e nobili baresi, l'odierna Cellamare nominavasi Cella Amoris come fanno fede il Beatillo e il Garrubba.
Nello Statuto dell'Arcivescovo Rainaldo nell' anno 1171 cioè quindici anni dopo la distruzione di Bari questa piccola terra è chiamata col nuovo nome Ce1lammarii , nome già riconosciuto come il piu' appropriato ad essa. Lo stemma di Cellamare è - a nostro avviso - 1a conferma piu' convincente di quanto abbiamo esposto. Esso rappresenta una sirena in mezzo al mare, sormontata dalle parole Celi Amor. Si sa da tutti che le' sirene erano delle deità mitologiche, dotate di rara bellezza, le quali, col loro melodioso canto, attiravano i naviganti, che poi facevano morire. Noi crediamo che negli involontari digiuni e astinenze, nelle lunghe e scomode veglie, i canonici baresi, gente letterata e forse dotta in mitologia avrà detto: anche Celi Amor è una sirena. Col suo nome ammagliante, attraente (e per cio' scritto a caratteri cubitali sulla parte piu' alta dello stemma) ci ha dapprima adescati e poi ingannati condannandoci a morire di fame e di disagi. Ed ecco la sirena a simboleggiare l' inganno patito dai profughi baresi. Che Cellamare nel 1156 sia stata tanto amara che poco piu' morte, è facile desumerlo da cio' che è oggi giorno nel secolo XX, nel secolo dell'elettricità e dei dirigibili. E diciamo cioè senza la minima idea di offendere il popolo di Cellamare, che per la sua laboriosità per la sua ospitalità e per la sua bontà è degno di stima e simpatia.
CELLAMARE NELL'ETA' PREISTORICA
Nel territorio di Cellamare non vi sono tracce di insediamenti risalenti all'età della pietra. Solo verso il XV secolo a.c., nell'età del bronzo, la vita si affaccia nella zona "COCEVOLE", ad un paio di chilometri dal paese, sulla via vecchia per Casamassima. è qui che si sviluppo' il primo insediamento nell'area dell'odierna Cellamare. Dai numerosi reperti ritrovati nella zona è facile dedurre che si tratto' di un insediamento di eccezionale importanza e che occupo' una grande area di territorio. La posizione favorevole derivava dal fatto che l'avvallamento, che si oggi si osserva, era un importante via canale (solco torrentizio) che partiva da Monte Sannace, presso Gioia del Colle, proseguendo in direzione della vicina Cellamare ed Azetium, che si trovava tra Noicattaro e Rutigliano, e passando dinanzi alla chiesetta rurale dell'Annunziata, nel territorio di Rutigliano, sfociava nell'Adriatico dove oggi è la città di Mola di Bari. La parola Cocevole significa orto , campo in cui crescono bene gli ortaggi. Come mai è stata data questa denominazione a questo angolo dell'agro di Cellamare? Se c'erano gli orti allora c'era acqua? E che acqua: quella sorgiva o quella piovana? Se esaminiamo attentamente la struttura del suolo, ci accorgiamo che esiste un avvallamento, una leggera lama. E' il letto di un corso d'acqua che non c'è piu'. Quando la pioggia cade già per diversi giorni l'acqua forma un grande pantano, essendo la zona piu' bassa di quelle circostanti. Se c'è un'alluvione l'acqua passa proprio di là. Non va dimenticato che le popolazioni primitive costruivano i loro villaggi proprio lungo i corsi d'acqua che permettevano di spostarsi, con una certa facilità , da una zona ad un'altra. Inoltre, la zona Cocevole, è piu' alta delle altre e percio' permetteva agli abitanti di controllare le vie di comunicazione e di difendere le abitazioni che erano piu' giù. Le attività praticate erano la pastorizia e l'agricoltura. La maggior parte dei reperti, riportati in superficie durante i lavori di trasformazione delle colture, purtroppo è andata persa. Non sono pochi i contadini, i piu' anziani, che possono testimoniare che gli aratri meccanici hanno fatto riaffiorare decine di lastroni calcarei ,cocci ,anse ed oggetti di pietra. Nella stessa zona si trovano, come dicono i contadini, i "paretoni". Si tratta delle "muragge" ossia muri formati di pietre, poste le une sulle altre con bravura e perizia, senza malta, a secco. Diversi storici ritengono si tratti di monumenti sepolcrali "i dolmen". Esistono tre principali tipi di dolmen: il primo è costituito da una galleria con lastroni di pietra laterali, sormontati da altri lastroni, poi coperti da un cumulo di pietrame a forma ellittica; il secondo consiste in un sarcofago in pietra ,ricoperto come il precedente da pietrame a forma ellittica; il terzo, piu' modesto, consta di un piccolo sarcofago monolitico coperto da un minuscolo cumulo di pietre. Quest'ultimo tipo si nota nel territorio di Cellamare, in agro Cocevole.
Il Menhir di Cellamare
In territorio di Cellamare, e precisamente al confine tra il territorio di Noicattaro e Cellamare, strada della Cappella, sulla via per Rutigliano è ubicato un menhir. Quel blocco di pietra su cui è incisa la parola "NOJA" ha un grande valore archeologico ed ha millenni di vita. Come i dolmen, anche i menhir, per molto tempo, hanno stuzzicato la fantasia popolare. Il significato di questi monoliti è tuttora oggetto di studi. Diversi sostengono che la loro funzione fosse quella di segnalare il confine tra territori . Non manca chi sostiene che fossero punti di riferimento per la viabilità dell'epoca. Il termine proviene dal dialetto brettone e letteralmente significa "pietra fitta e lunga" ("men" pietra, "hir"-lunga). Il menhir di Cellamare è un segno dimostrativo (forse unico) del sistema antico divisionale dei territori amministrativi.Stemma comunale: cosa significa e da dove trae le sue origini?
Delle "Sirene" parla ufficialmente il Pomba nella sua enciclopedia del 1953 definendole come dee marine, figlie di Acheloo e Calliope, che dalle Muse gelose furono trasformate in mostri: donne fino alla cintura e di qui in giu' pesci; con la voce affascinante attiravano i naviganti a precipitarsi in mare. Venivano localizzate sulle spiagge del mar Tirreno, fra Caprera e la costa Italiana: Presso Sorrento sorgeva loro un tempio ed il sepolcro d'una (Partenope) era a Napoli, dove ogni anno si faceva una corsa con le fiaccole in onore delle sirene. In araldica la figura tradizionale della Sirena è simbolo di bellezza fallace.
Sant'Amatore , Il Santo Patrono
Nacque a Tuccitano in Spagna. La sua adolescenza e giovinezza fu radiosa. I suoi bravi e buoni genitori gli insegnarono ad amare Dio ed il prossimo, specie i sofferenti. Perduta la mamma, il babbo prese Amatore e gli altri figli e si trasferi' a Cordova per mandarli comodamente a scuola. Il suo maestro fu il dotto e santo vescovo Eulogio. Anche questo morirà martire. Infuriando la persecuzione musulmana si uni' ad un monaco di nome Pietro, a Ludovico fratello di Paolo diacono e martire, entrambi Cordovesi, e si lanciarono da leoni alla conquista delle anime. Furono afferrati, trucidati. I loro corpi furono buttati nel fiume Quadalquivir il 30 aprile 855. Dopo alcuni giorni i tre cadaveri, trovati sulla spiaggia di Beta, furono raccolti da mani pietose. Dio preparava il trionfo ai suoi eroi. Il Papa Clemente X dava la reliquia insigne di S. Amatore al Duca di Giovinazzo, D. Domenico De Iudice, che, in missione di ubbidienza ando' a Roma con D. Pietro di Aragona luogotenente del Re di Napoli. Il Duca di Giovinazzo la donava a Cellamare verso l'anno 1670.
- Si ricorda che:
L'ultima Domenica di Aprile per l'intera mattinata è presente il cosiddetto mercato generale, dove è possibile reperire quasi ogni sorta di articolo, dal piu' comune al piiu' strano e ricercato. Nel pomeriggio c'è il consueto corteo storico per rievocare la consegna delle reliquie di Sant'Amatore alla Chiesa Matrice del Paese S. Maria Annunziata.
La Domenica successiva, che è la prima del mese di Maggio, c'è la celebrazione della S. Messa officiata nella Chiesa di S. Maria Annunziata in Piazza Don Bosco, con relativa processione. In serata fuochi artificiali e concerto di musica classica in Piazza Aldo Moro.
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8Comments:
salve
cercando in internet le cartellate sono arrivata sul tuo blog
proprio ieri ho fatto una ricetta presa da questo forum http://www.cucinainsimpatia.eu/viewtopic.php?f=30&t=4904&postdays=0&postorder=asc&start=0
nn ti dico che ne uscito
ho notato che le tue hanno la metà dell'0lio e il procedimento è identico tranne che per l'olio
(°°) una fatica e poi ho dovuto buttare tutto, visto che le hai fatte la tua ricetta ha 200 di olio proverò con la tua. grazie mille per averla postata, mi sono sentita così imbranata che nn sono venute sigh!
3/2/08 18:02
Sai io sono cresciuto a Cellamare e una delle prime cose che le maestre cercavano di spiegare a noi bambini è che "Cellamare" si scrive con una "m"
3/2/08 19:51
E io che ho vissuto a Bari e dico alla gente che non si dice che sono di "Beri". Grazie dell'info e chiedo venia a tutti i tuoi concittadini!!!!!Provvedo subito alla correzione della mostruosità compiuta!!!!!
3/2/08 22:43
Cara Carmen mi spiace che il tuo esperimento culinario sia fallito.....ma prova con la nuova formula magica e non dovresti avere nessun problema!!!!
In verità ti dico che anche se ho inserito la ricetta della cartellate, a differenza di miei tanti concittadini, non amo tantissimo questi dolci. Forse perchè vado piu' dietro alle pastarelle fresche (bigne', veneziane, cannuoli, code di rospo, etc), ma sono gusti comunque. Anzi, ti esorto a riprovare a prepararle e fammi sapere come sono venute.
A prescindere dai miei gusti gastronomici le catellate sono sempre un dolce tipicamente barese e ne dobbiamo essere fierissimi!!!!
A presto.
3/2/08 23:02
Finalmente hai parlato di Cellamare...ha un centro storico piccolo e bellissimo...ne parlai tempo fa anche nel mio blog!
Vanessa
4/2/08 09:45
città che non conosco. visto che sei capocomitiva: conosco unragazzo inglese che sarebbe interessato a stare a bari per un certo periodo, ma gli hotel costano troppo. hai qualche idea per fargli magari condividere una stanza con studenti? o altre idee?
grazie
skappa
7/2/08 14:25
Beh, cara/o Skappa, di idee ce ne sarebbero tante. Pero' se il tuo amico inglese vuole sistemarsi da qualche parte a Bari per poco tempo non credo che possa trovare posto dagli studenti perchè come ben sai dovrebbe stare in una casa in affitto almeno per un mese e pagare la stanza ovviamente. Secondo me dovrebbe piu' optare per qualche ostello a Bari e vedere la disponibilità. Eccone alcuni:
http://www.londraweb.com/book/bed-and-breakfast-bari-murat
http://www.londraweb.com/book/ostello-meraviglia
Spero di esserti stato d'aiuto un pochettino. Bari è molto accogliente e per i ragazzi di posti da vedere ce ne sono tanti ma raccomanda al tuo amico di non girare mai con roba luccicante sul corpo....non si sa mai!!!!
8/2/08 15:24
Questi link sono cambiati:
http://www.londraweb.com/book/bed-and-breakfast-bari-murat
http://www.londraweb.com/book/ostello-meraviglia
ora sono
[url]http://www.viamundis.com/bed-and-breakfast-bari-murat.html[/url]
[url]http://www.viamundis.com/ostello-meraviglia.html[/url]
4/8/10 01:49
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