1° dicembre 2007 - Giornata mondiale della lotta all'AIDS
Quella contro l'Aids è più di una battaglia di salute. E' una battaglia per la dignità della persona e per una vera giustizia sociale. Lo ha detto il Ministro della Salute Livia Turco, presentando la nuova Campagna di comunicazione e le altre azioni del ministero per la prevenzione dell'infezione, la solidarietà internazionale, il miglioramento dell'assistenza, la lotta allo stigma e lo sviluppo della ricerca alla vigilia della Giornata mondiale dell'Aids che si celebra il 1 dicembre in tutto il mondo. Il Ministro ha sottolineato innanzitutto il riavvio dell'iniziativa di solidarietà internazionale. Da un lato è stato pagato il nostro debito di 130 milioni di euro nei confronti del Global Fund per l'Aids, la tubercolosi e la malaria e dall'altro, in sede di Unione Europea, stiamo sostenendo fortemente un piano per assicurare insieme agli Stati membri e alle aziende farmaceutiche, l'accesso ai medicinali anti-retrovirali e l'efficace distribuzione degli stessi in quei Paesi europei che presentano evidenti difficoltà economiche nell'accesso a questi farmaci. Del resto, come rilevato dal Ministro, l'Aids una malattia soprattutto cronica nei Paesi dell'Occidente ricco e sviluppato, a fronte di un Aids che uccide ed estirpa intere generazioni anno dopo anno in tante realtà povere del Mondo. Ma l'emergenza dell'epidemia nei paesi poveri coincide con un progressivo, veloce disinteresse dei paesi ricchi: non si parla quasi più di Aids e il risultato di questa progressiva disattenzione è purtroppo quello di una preoccupante escalation del contagio che in Italia comporta ogni anno tra i 3.500 e i 4.000 nuovi casi di Hiv. Nel nostro Paese si muore sempre meno (basti pensare che siamo passati dai 4.581 morti registrati nel 1995 ai circa 200 casi stimati per il 2007) e le oltre 120 mila persone affette nel nostro Paese hanno davanti una prospettiva di vita lunga e sempre più normale. Tuttavia, in questo contesto, rileva il Ministro, l'intervento deve andare al di là del momento farmacologico e abbracciare la sfera sociale e della vita di tutti i giorni. A partire dal mondo del lavoro dove si deve aumentare la vigilanza per l'applicazione piena delle norme e delle iniziative di inserimento e garanzia.Un altro obiettivo fondamentale è quello di sottolineare l'importanza dell'uso del preservativo quale strumento di prevenzione dell'Aids e per le altre malattie sessualmente trasmissibili che ogni anno colpiscono in Italia quasi mezzo milione di cittadini. A questo rispondono le campagne informative del 2007 e per il 2008, basate sull'importanza di una forte assunzione di corresponsabilità nei rapporti sessuali, che si riflette nello slogan nell'amore non rischiare dello spot per la televisione firmato da Francesca Archibugi, con Ambra Angiolini testimonial, che il Ministro ha ringraziato per il loro sostegno e il loro straordinario contributo.Altro grande obiettivo è poi quello di migliorare ulteriormente i livelli di cura e assistenza e in questo senso vanno le nuove linee guida terapeutiche messe a punto dalla Commissione nazionale Aids per terapie sempre più mirate e appropriate. Infine la ricerca che vede nel nostro Paese momenti di eccellenza, come il progetto del vaccino dell'Istituto Superiore di Sanità di cui è prossimo l'avvio della II fase di sperimentazione in Italia e in Sud Africa.30 novembre 2007"""""".
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