Il Capocomitiva di Bari

Benvenuti, questo è il mio primo "BLOG". Per quanti di voi che abbiano intenzione di conoscere attualità, cronaca, divertimenti e tradizioni della città di Bari e non solo. Potrete fare due chiacchiere con me lasciando i vostri commenti o consigli in maniera seria ed io saro' felice di rispondervi. Buon divertimento Amici miei. Un saluto da Sergio "Il Capocomitiva". P.s.: Per la realizzazione di questo Blog nessun pugliese è stato maltrattato......

31 maggio 2007

Monopoli

Carissimi visitatori il post odierno è dedicato alla bellissima cittadina di Monopoli, a circa 45 Km a sud da Bari.
Monopoli (dal greco monos-polis, che significa "città unica", singolare) era un villaggio che, come tanti nella Puglia Peucezia, doveva far da corona a Egnazia, emporium dell'Adriatico. L'etimo di Monopoli, nella sua accezione letterale di "città unica", probabilmente fu coniato dopo il confluire, verso nord, degli abitanti di Egnazia, distrutta da Totila - re dei Goti. Nei secoli successivi, come buona parte dell'Italia meridionale fu governata da Normanni, Bizantini e Svevi.
Interessante è la vicenda storica legata all'approdo dell'icona bizantina della
Madonna della Madia il 16 dicembre 1117, mentre era vescovo della città Romualdo, in un periodo in cui il tetto della erigenda nuova Cattedrale non poteva essere completato per mancanza di denaro; le insistenti esortazioni del vescovo Romualdo ai cittadini affinchè pregassero la Madonna di aiutarli a completare la chiesa scaturirono nel miracoloso approdo dell'Odegitria, che ancora oggi è la potettrice della città, appunto la Madonna della Madia; l'icona giunse a Monopoli all'alba del 16 dicembre 1117, trasportata da una zattera di travi, che costituirono la copertura del tetto della chiesa. In seguito a questo evento miracoloso la nuova Cattedrale, inizialmente dedicata ai santi Maia e Mercurio, fu intitolata alla Madonna della Madia. Nel 1484, con l'arrivo dei Veneziani, comincio' per essa un periodo di notevole crescita economica, dovuta in particolar modo allo sviluppo delle attività del suo porto, situato in posizione strategica e considerato unico rifugio sicuro ed attrezzato fra Bari e Brindisi, nonchè sbocco di un vasto retroterra, ricco di prodotti richiesti su mercati esteri (olio, mandorle, carrube, vino) e centro importatore di numerose altre merci. E' del 1530, con il concludersi della dominazione veneziana, il tentativo di trasformare Monopoli in Baronia o Marchesato; tentativo frustrato dalla decisa opposizione del popolo monopolitano che volle riscattarsi, pagando all'Imperatore 51.000 ducati d'oro.
Ridiventata città libera sotto il governo spagnolo, nel 1545, sempre con pubblico denaro, Monopoli amplio' le sue mura di cinta e nel 1552 fu ingrandito e restaurato l'antico Castello di
Enrico IV e Federico II, ad opera del marchese don Ferrante Loffredo su ordine di Carlo V. Alla dominazione spagnola che si concluse nel 1713 subentro' quella austriaca che termino' nel 1734, quando i Borboni si insediarono a Napoli per cingere la corona meridionale. Successivamente la città segui' tutte le vicissitudini che interessarono il Regno di Napoli, fino a quando nel 1860 fu annessa al regno d'Italia, seguendo le sorti di tutta la nazione. Durante la Prima guerra mondiale la Città di Monopoli si estendeva fino ai bordi dell'attuale snodo ferroviario, vi furono due bombardamenti da mare nel 1916 che produssero ingenti danni alle arterie comunicazionali municipali facendo registrare anche un morto. Il secondo conflitto bellico vide la presenza, nei quartieri della città, delle milizie naziste tedesche. Avevano il controllo della stazione, del IV Deposito Carburante dell'allora Regio Esercito Italiano, nonchè del porto ma non delle prinicipali vie d'accesso al centro urbano, a causa del loro esiguo numero. In seguito ai fatti dell'8 Settembre del '43 i tedeschi si diedero alla fuga mentre su Monopoli, sino a quel giorno, erano imperversati i bombardamenti aerei delle truppe alleate provocando distruzioni, morti e miracoli ad opera della protettrice cittadina, la Madonna della Madia. Ottenuto lo status di cobelligerante, il regio esercito italiano riottenne il controllo della città sotto l'egida del Comando di guerra inglese per il sud Italia. Il comando alleato in Monopoli fu sede, nel 1944, del corso di Sabotaggio per il Servizio Operativo Organizzato dalla Special Force N. 1. La popolazione monopolitana non fraternizzero' mai a pieno titolo con il comando e con le truppe inglesi presenti in Città: poco prima dell'abbandono del Comune da parte del comando inglese, nel Palazzo di Città fu indetto un gran ballo tra i militari d'oltremanica e la parte più ricca della città di Monopoli. Data la presenza, nei giorni a ridosso dell'armistizio, di residui delle truppe tedesche il trasferimento della Capitale del Regno d'Italia non fu trasferita a Monopoli. Il marconista presente sulla nave che conduceva lungo la costa adriatica la reggenza fuggente provo' a contattare i porti di Barletta, Molfetta, Bari, Mola di Bari e Monopoli stesso, ma la risposta fu che tutti erano in mano alle truppe tedesche, l'attracco fu così effettuato nel porto di Brindisi. Con il termine del secondo conflitto la città di Monopoli seguirà le sorti del resto dello Stato. Si suppone che la municipalità di Monopoli raggiunga entro Dicembre 2006 il numero di 50.000 abitanti residenti. La città di Monopoli è gemellata con il comune svizzero di Lyss e con il comune rumeno di Lugoj.
Il centro storico di Monopoli è sicuramente caratteristico, anche perchè esso è circondato da un bellissimo porto sempre pieno di navi mercantili di ogni genere. Molto spesso mi sono recato in questo bel paese per degustare il freschissimo pesce. Al riguardo, segnalo due locali famosissimi dove i frutti di mare sono davvero eccellenti e la cucina a base di pesce la fà da padrone. Trattasi dei ristoranti "Pierino l'inglese" ed il "Perricci". Ve li consiglio di cuore poichè ho provato personalmente gli alimenti cucinati e sono davvero ottimi. Non da meno gli altri locali presenti in zona che comunque sono all'alteza di soddisfare qualsiasi palato!!!
Non dimenticate di visitare le zone limitrofe di Monopoli dove potrete fare il bagno in un'acqua davvero cristallina. Ad esempio, vi consiglio la località "Capitolo"; qui troverete una spiaggia finissima e bianca in un mare trasparentissimo (evitate di andarci nelle domeniche d'estate dove purtroppo è facile ritrovarsi incastrati nel traffico della SS16 direzione Brindisi).
Monopoli si differenzia dal resto del territorio per due peculiarità: le chiese rupestri nell'agro spesso sono affiancate dalla presenza di un sistema di grotte tanto che è possibile visitare ancora oggi veri e propri "villaggi rupestri" come quello di SS. Andrea e Procopio. Sempre nella zona del Capitolo vi è la cripta della Masseria Zaccaria all'interno della quale si trova la chiesa rupestre di Cristo Campanarello. E' possibile ammirare un affresco con Cristo in Croce al centro e ai lati la Madre pregante e il discepolo Giovanni. Inoltre sono visibili frammenti di Odegitria e S.Michele Arcangelo. In questa chiesa doveva essere officiato il culto greco per la divisione Naos e Bema. Il Naos era la zona per i fedeli, il Bema la zona di sacerdoti e corrisponde alla zona delle absidi.
In conclusione, a Monopoli la passeggiata sarà sempre piena di cultura, divertimento e potrà essere terminata con un bel tuffo a mare ed un ottima degustazione dei piatti marinari tipici della zona!!!!

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Zuppa di pesce piccante

Gentilissimi amici, oggi il post è dedicato alla nostra buona cucina a base di pesce, per l'esattezza: la zuppa di pesce piccante.
Un piatto ricco e gustoso, sano e leggero, da preparare per le occasioni piu' svariate.
Ingredienti (per 4 persone):
1/2 Kg di pesce per zuppa;
polpa di pomodoro;
due cucchiai di zafferano;
uno spicchio di aglio;
1 mazzetto di prezzemolo;
olio, sale e peperoncino piccante.
Preparazione:
Dopo aver lavato per bene il mazzetto di prezzemolo tritatelo insieme ad uno spicchio di aglio e fatelo soffriggere in padella con un po' di olio.
Unite la polpa di pomodoro e cuocete a fuoco lento per dieci minuti circa.
Versate mezzo litro di acqua calda salata e due cucchiai di zafferano e lasciate il tutto sul fuoco per altri 10 minuti.
Un pizzico di sale, un po' di peperoncino piccante (decidete voi il quantitativo ma senza esagerare) ed aggiungete i filetti di pesce cuocendo sempre a fiamma bassa.
A cottura terminata, versate la zuppa nei piatti dove possibilmente avrete precedentemente disposto qualche fetta di pane tostato e servite finalmente in tavola.
Buon appetito gente!!!!!
Ricetta by: www.lagazzettadelmezzogiorno.it
Immagine by: www.genco.org

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26 maggio 2007

Bicincittà 2007 - Bari, 27 maggio 2007.


Dal sito ANSA riporto quanto segue:
Torna ''Bicincitta''': domenica prossima
27/5, a Bari
Pedalata per il rispetto dell'ambiente, da Largo 2 Giugno
(ANSA) - BARI , 24 MAG - Torna ''Bicincitta''': domenica prossima 27 maggio a Bari avra' luogo la manifestazione 'La primavera della solidarieta'. In contemporanea con altre 150 citta' italiane, alle 10.30 dallo spiazzo antistante Largo 2 Giugno partira' una pedalata con migliaia di partecipanti rivolta a sensibilizzare giovani e meno giovani rispetto all'emergenza ambientale che attanaglia quotidianamente le metropoli, al fine di incrementare la cosiddetta mobilita' alternativa.
________________
Salve a tutti voi, amici del Blog. Innanzitutto, come giustamente riportato dai media domani si "corre" con la bici per questa bellissima manifestazione. Logicamente, mi sono iscritto stamattina presso il negozio "Dribbling" di Bari - uno dei tanti punti di iscrizione - al costo bassissimo di 5 euro e ricevendo il "kit del corridore" comprensivo di : una confezione di caffè, una di orecchiette, una di acqua minerale naturale, un "polase sport", una barretta di cioccolata, una t-shirt promozionale e tante altre cose simpatiche ed utili.
Il ricavato della manifestazione verrà donato in beneficienza, quindi, oltre al divertimento si fara' un piccolo gesto di bontà a tante persone bisognose.
Il Programma:
La primavera della solidarietà - Il programma di "Bicincittà"
Comunicato Stampa del 06/05/2007
La manifestazione si terrà il 27 maggio 2007
Ore 10,00 Raduno partecipanti Bari - Complanare V.le Einaudi (Parco 2 Giugno).
Ore 10,15 SalutoEsibizione della Fanfara dei Bersaglieri.
Ore 10,30 Partenza della XVII^ edizione di BICINCITTA' Partenza di Bicincittà salutati dalle note della Fanfara dei Bersaglieri.
Ore 10,30 Inizio Spettacoli Prendono il via le iniziative collaterali di musica ed esibizioni di danza e della fanfara dei sulla rotonda del Lungomare in Piazza Diaz.
Ore 11,30 Arrivo Salutati da tanta musica e in un clima di festa, circondati da un tripudio di colori. Arrivo della carovana del popolo di Bicincittà, con rinfresco e cocktail per tutti.
Ore 12,30 Fine degli spettacoli della giornata.
Se volete consultare l'intero programma di Vivicittà e Bicincittà e conoscere i percorsi, le strade e altre utili informazioni potete visitare il link dell'UISP BARI .
MI RACCOMANDO VI ASPETTO NUMEROSI!!!!!
I PUNTI D'ISCRIZIONE
UISP
Via Mauro Amoruso, 2
Tel 080.5615657 Fax 080.5042961
FANTASTICO LO SPORT
Via Melo, 45 - Tel. 080.5233501
DRIBBLING
Viale Papa Giovanni XXIII, 15 - Tel. 080.5560051
WELLNESS'N GYM
Corso Italia, 112 - Tel. 080.5211708
KICK BACK
Viale Unità d'Italia, 29 - Tel. 080.5426848
XSOLE CENTRO ESTETICO
Via Giulio Petroni, 120 - Tel. 080.5648740
DECATHLON
Viale De Blasio, 1 - Tel. 080.5375710
L'UOMO
Via De Rossi, 25/a - Tel. 080.5721136
FERRANDES
Piazza Aldo Moro, 53 - Tel. 080.5212290
MAGARELLI SPORT
Via Giulio Petroni, 85/q - Tel. 080.5041488
ARTICOLI SPORTIIVI M. AMORUSO
Via Pavoncelli, 160 - Tel. 080.5011168
BAR AUSTRALIA
Via Giovanni XXIII, 231 - Tel. 080.5041619
PASTICCERIA MORISCO
Via Peucetia, 27/b - Tel. 080.5537274
S.G. ANGIULLI
Via Domenico Cotugno, 10 - Tel. 080.5641351
Immagini by: www.uispbari.it

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Foto Strane ma vere......



Cari amici queste sono alcune foto che sono state scattate nei giorni scorsi da me o dai miei amici in città e fuori. Cominciamo da quella fatta dal bravo Vitino Catozzo, foto dedicata al famoso omino della Michelin "Bibendum" poichè il soggetto (io....) è molto rassomigliante al pupazzo.
Proseguiamo la carrellata con alcune foto della mitica bici "Graziella" versione mountinbike....spettacolo....con ruote offroad e assetto sportivo.
Le foto iniziali invece le ho scattate io durante una bellissima passeggiata assieme al mio amico e collega Rosario sul "Vesuvio". Avete capito bene, il famoso vulcano che distrusse Pompei ed Ercolano migliaia di anni fà. Ho Provato anche qui l'ebbrezza della mountain bike!!!!.Ragazzi ahimè non è stata cosa. Dopo appena 2,5 km di salite con pendenze del 30 - 40 % ho preferito abbandonare la sfida per me (per ora) impossibile!!!Tra l'altro ho avuto "leggerissimi" problemi di digestione avendo precedentemente mangiato giusto un primo, del roast beef e patate al forno......Diciamo che me la sono andata a cercare!!!!.
Dopodich��, una volta riscesi in pianura abbiamo preso la macchina e siamo risaliti piano piano sul vulcano campano sino ad arrivare prima a quota 750 m. s.l.m.. Qui esiste una bellissima cripta in pietra lavica costruita nella boscaglia da contadini locali.
Proseguendo per la fine della vetta abbiamo raggiunto la base del vulcano. Souvenirs, gadgets e quant'altro a ricordo di questa splendida giornata fuori dalle mura cittadine. Un posto davvero bello, una foresta immensa, aria pulita e flora e fauna spettacolari, degne di una terra viva e incontaminata. Sul Vesuvio è presente anche un osservatorio perennemente in servizio che monitorizza costantemente i movimenti geologici del posto. Inoltre, come in tutti parchi naturali esistenti, l'intera area è preservata dalla caccia .
Alla sera invito a cena dal buon amico Rosario e grande abbuffata a base di antipasti e tantissima carne arrostita alla brace!!!!Una leccornia per il palato e dieta che si allontana sempre piu'....
Stasera, invece, a Bari, con i consueti amici di tavola (vinc e ross con max e pat) ci siamo calati una semplice pizzetta e, ciliegina sulla torta, è arrivato il bravo Bevi Lacq Bevi Lacq Ciok Ciok. Piccolo grande prestigiatore indiano che ravviva serenamente qualsiasi tipo di locale barese con la sua inesauribile simpatia portando allegria sui volti di piccoli e grandi commensali.
Ciao e un salutone a tutti!!!!!!

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22 maggio 2007

Cassano delle Murge

Carissimi amici del Blog, il post odierno lo dedico al Comune di Cassano delle Murge.
Si trova a m. 341/474 s.l.m., a 29 Km. dal capoluogo, Bari, con una popolazione di circa12.500 abitanti.
E' importante ricordare che dalle sue colline piu' alte si gode un panorama inimitabile che abbraccia il Gargano e l'ampia conca della Valle d'Itria. La sua particolare posizione geografica e la presenza di un meraviglioso bosco, "Mercadante", creato nel 1928 per risolvere il problema delle frane, ne ha fatto una delle zone predilette per l'agriturismo. La foresta "Mercadante", si estende per oltre milletrecento ettari di pini, cipressi e roverelle, dietro i quali è facile scorgere volpi, faine e donnole; l'area, gestita dal Corpo forestale, è fornita di servizi e di zona ristoro.
Spessissimo, soprattutto nelle giornate di Pasquetta, il 25 aprile o comunque durante le giornate di festa mi sono recato con gli amici in questo bosco stupendo, dove, ho potuto davvero passare ore bellissime in una quiete irreale stando sempre a contatto con la natura.
(nella foto il Convento di S. Maria degli Angeli in Cassano)
Ma ritorno alla storia della cittadina. Cassano risale alla civiltà romana. Cio' viene confermato da numerosi ritrovamenti archeologici, come il recente rinvenimento di un prezioso pavimento musivo del V secolo. E' altresi' documentato che verso la metà del V secolo, in un punto del territorio detto "Lago di Battaglia" ebbe luogo un combattimento fra le milizie greche e l'esercito di Totila, nel quale si distinse per coraggio una donna cassanese, vestita da guerriera, che cadde eroicamente. Ad onorarne la memoria, i compagni le eressero un monumento con un cumulo di pietre, detto ancora oggi "Specchia di femina morta".
Archeologi e speologi di tutta Italia accorrono in questa località per visionare le tante grotte presenti nella zona. La più grande si trova a circa 3 Km. dall'agglomerato urbano ed è quella detta "di Cristo", scoperta nel XVII secolo. A due Km. a est troviamo la grave di "Pasciullo", profonda 180 metri e ancora da esplorare. A tre Km. a sud-est, sgorga una sorgente inesauribile chiamata "Pozzo di Conetto". La recente scoperta di un menhir, risalente a 2500-2000 anni a.C. conferma, tra l'altro, le antiche origini del borgo.
Le indagini storiche hanno accertato che anticamente Cassano fu abitata dagli Apuli che si stanziarono nella zona intorno all'anno 1000 a.C. e la cui civiltà era piuttosto progredita. Si dice che nel territorio cassanese fosse stato costruito un tempio dedicato al Dio bifronte Giano, nel luogo in cui oggi si trova la chiesa del SS. Crocifisso. Da questa circostanza sarebbe derivato il toponimo della città, "Casa Jani".
Numerosi studiosi sostengono che nell'antichità Cassano appartenesse alla gente Cassia, alla quale sarebbe stata donata dopo le vittoriose campagne contro Taranto e per la conquista della Grecia. Nella seconda metà dell'XI secolo, il Duca di Puglia e Calabria, Roberto il Guiscardo, concesse questo borgo all'Arcivescovo di Bari. Dopo la fortificazione, avvenuta intorno alla metà del XIV secolo, appartenne ai Del Balzo, agli Acquaviva, Duchi di Bari, e in seguito ad altri feudatari. All'epoca dell'eversione dei feudi, il borgo risultava intestato, come Principato, agli Ayerba-d'Aragona. Per distinguerla dalle numerose Cassano sparse sul territorio nazionale, il 14 Agosto 1862 il Consiglio Comunale delibero' la denominazione di Cassano delle Murge.
Cassano, oggi, è un attivissimo centro agricolo e commerciale, e anche se negli ultimi anni si è notevolmente sviluppata l'attività artigianale, soprattutto nel settore del tessile e abbigliamento, ormai gran parte della sua fortuna economica è legata al TURISMO.
Lo stemma della Citta' è rappresentato dalla "Madonna dell'Assunta in cielo, leggermente posata sulle nubi e coronata da due angioletti".
Il Centro storico di Cassano è ricco di antiche mura, stradine, case, viottoli e palazzi risalenti all'epoca medioevale. Particolare da non sottovalutare è la presenza delle "case-torri" che, come le torri alle quali si ispiravano, ebbero scarso valore abitativo: una bottega o fondaco al piano terreno e uno o due piccoli vani sovrapposti nei piani superiori, collegati da ripidissime scale di legno.
Tante sono le chiesette erette nella cittadina e di storico valore: Santa Maria dei Martiri con abside; la suggestiva Cripta del Crocifisso; il romanico campanile della Chiesa Matrice; il neoclassico palazzetto Miani-Perotti (opera dell'architetto cassanese Vincenzo Ruffo, allievo dei celebri architetti Carlo Galli detto il " Bibiena " e Luigi Vanvitelli, l'autore della famosa Reggia di Caserta); la Torre Civica con la Sede Municipale e la nuova Sala Consiliare; due torri superstiti della distrutta cinta muraria medievale ed alcune Cappelle secentesche.
Fra i piatti tipici del posto si segnalano: la carn' ca cipodd' , ghiimiridd' ,
cavatidd' chi cime de rape, orecchiette al ragù misto, uagnill' au furn chi cardengidde.
FESTA PATRONALE: 1-2-3 Agosto per la Festa di Maria SS. degli Angeli.
Immagini by: www.araldicacivica.it www.comune.cassano.bari.it
www.lemurge.it www.terredelmediterraneo.org
Storia by: www.comune.cassano.bari.it

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20 maggio 2007

Gli Amici di Bici

Cari ragassuoli, grande percorso quello effettuato stamattina dalla squadra di mountainbikers baresi: Io Capocomitiva, Michele il secco e Vitino Catozzo.
Partenza ore 09,00 dal lungomare di Bari altezza Piazza del Ferrarese e con meta Torre a mare beach.
Aspettavamo il buon "Viscienz www" stamattina ma, ahimè il ragazzo è stato sequestrato dalle potenti braccia di Morfeo e si è quindi dato latitante!!!!
Ma ritorniamo alla passeggiata. Fatti pochi Kilometri ci siamo imbattuti nei nostri "colleghi" di bici super professionisti del "Triathlon". Ragazzi, il Triathlon è una disciplina sportiva permettetemi di dire "amara amara amara". Comprende infatti: corsa, bicicletta e nuoto.
Le categorie ufficiali sono:

"super sprint": 400 m di nuoto + 10 km in bicicletta + 2.500 m di corsa
"sprint": 750 m di nuoto + 20 km in bicicletta + 5 km di corsa
"olimpico": 1.500 m di nuoto + 40 km in bicicletta + 10 km di corsa
"medio": 1.900 m di nuoto + 90 km in bicicletta + 21 km di corsa
"lungo": 4.000 m di nuoto + 120 km in biciletta + 30 km di corsa
"super lungo" (o Ironman): 3.800 m di nuoto + 180 km in bicicletta + 42,195 km (maratona) di corsa.

Morale della favola, abbiamo attraversato in una pace mostruosa una deserta litoranea di Bari completamente chiusa al traffico sino all'altezza del camping San Giorgio e con grande soddisfazione siamo giunti a destinazione.
Breve pausa abbeveratoria presso la fontanina della piazzetta e proseguiamo verso una zona costiera limitrofa assolutamente non asfaltata e degna di mountain bike. Salti di qua e là con la mia specialissima bici (senza ammortizzatore) di 12 anni di vita ed assieme agli altri due pargoli (con forcella ammortizzata e gomme da fuori strada) sono arrivato a compiere gesti estremi....di imprecazione!!!!
Torniamo a Torre a mare e altra pausa, questa volta mangereccia. I due porcellini fagocitano 2 mega gelati alla panna e cioccolato, alla faccia delle calorie appena bruciate!!!
Fine pit stop e riprendiamo la strada per il ritorno a Bari, ove stavolta incrociamo finalmente i corridori professionisti che si trovano alla testa della gara.
Un'auto lungo la strada ci intima di allontanarci in quanto potremmo dare fastidio agli sportivi e noi fedelmente ubbidiamo spostandoci sull'estremo lato destro della carreggiata. Ad un certo punto arriviamo in prossimità del traguardo posto all'altezza della spiaggia di "pane e pomodoro" e qua succede qualcosa di impensabile. Essendo io il primo dei tre baressacci in corsa sulla bici ed avendo in testa il caschetto ed i soliti abiti da ciclista della domenica vengo scambiato (ahiloro) per un giovane professionista del triathlon (io!?) e piu' mi avvicino al traguardo e piu' mi applaudono ed incitano a proseguire la marcia. Bellissimo, stupendo, strabiliante. Applausi di quà e di là da una folla di turisti appolaiati ai bordi della strada, gente che mi sorride e un altro po' mi danno pure le pacche sulla schiena!!!!!
Cosi' supero trionfante il traguardo sino a quando una cortese assistente della pista mi invita a girare da una strada adiacente per seguire gli altri corridori. Soltanto allora confesso la verità e assicuro che la mia strada invece è nell'altra direzione!!!!
Ma comunque è stato bellissimo ragazzi, che spettacolo. Alla fine mega risate dei due simpatici mostri che mi son portato assieme e termine della passeggiata con ritorno a casa e sicuramente meno calorie sul groppone.
La mia pancia (non che ce n'abbia tanta) inizia a sembrare meno pronunciata, ma forse è solo un effetto ottico!!!!
Tanto io sulle foto trattengo sempre il respiro!!!!!!!!!
Proprio perchè siete voi inserisco le foto del grande Vito Catozzo con la sua bellissima maglietta della salute. Perchè ricordatevelo......SIM D BAAAAAAAAARRRRR!!!!!!

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19 maggio 2007

Locorotondo

Buongiorno gentili ospiti del blog e bentrovati a tutti.
Oggi parliamo del bellissimo centro cittadino di Locorotondo, in provincia di Bari.
Nome che deriva dal latino locus rotundus, è una denominazione sicuramnte di origine medievale per indicare la rotondità del colle dove sarebbe poi sorto il paese.
I primi insediamenti umani in Locorotondo risalgono al tempo della dominazione Bizantina cessata nel secolo XI con l'arrivo dei Normanni conquistatori.Locorotondo fu dapprima feudo del monastero benedettino di Monopoli, successivamente dei Cavalieri di S. Giovanni di Gerusalemme ed infine degli Aragonesi.
Nel centro storico è possibile osservare le meravigliose ed incantevoli stradine, dai muri bianchi di calce e dai balconi in ferro battuto ricolmi di cascate di gerani dai variopinti colori; il tutto in uno scenario romantico e suggestivo.
Da girare in bicicletta sono le centotrenta contrade che compongono la campagna di Locorotondo, animata da uliveti e vigneti disposti in maniera assolutamente ordinata, con geometrica precisione. Da questi pregiati vigneti (Verdeca e Bianco d'Alessano) nasce il Bianco Locorotondo D.O.C., noto ben oltre i confini regionali, che unisce in sè la cultura e la tradizione contadina.
Tra le chiese presenti è da citare sicuramente quella della Chiesa Madre, quella della Madonna della Greca.
Una sorta di particolarità di questo paese è la presenza dei caratteristici tetti delle case dalle punte aguzze. Questo genere di costruzioni vengono denominate "cummerse".
L'esistenza della "vecchia porta Napoli" ricorda ai visitatori le antiche origini del paese. Ha una forma ad arco ed è stata costruita in muratura ornata. Da visitare poi, attraversando il centro storico, il castello della cittadina e l'importante "Palazzo Morelli" che, fortunatamente, ha conservato nel tempo gli originali stili dell'architettura barocca. Alcuni dei luoghi più belli da visitare a Locorotondo: le contrade San Marco, Trito, Tagaro, Serra; la villa Basile-Caramia, il Palazzo De Bernardis, il Sottovilla Comunale, il trullo più antico della frazione Marziolla, la suggestiva zona di Zuzu' ed ovviamente il centro storico. Si ricorda che quest'ultimo fa parte de "i Borghi piu' belli d'Italia".
Come evidenziato precedentemente la città di Locorotondo è famosissima per i suoi ottimi vini e questo le ha dato nei secoli sicuramente moltissimo lustro, oltre che , ovviamente, contribuire ad allargare la promozione di tutti gli altri vini pugliesi in Italia ed all'estero.
Tra le prelibatezze culinarie famose della cucina locale si citano i cosidetti Gnumer'dde suffuchte: si preparano con trippa, ed interiora di agnello adulto (agnellone), ridotte in piccole porzioni avvolte in un riquadro di trippa e legate a mo' di gomitolo da un segmento di budella (difatti gnumeredde significa appunto gomitolo, involtino) all'interno si inseriscono alcune foglie di prezzemolo e come la tradizione richiede anche una scaglia di ottimo pecorino locale.
Oggi gli involtini non si preparano più fra le pareti domestiche, ma si possono acquistare nelle molteplici macellerie del paese, puliti e preparati a regola d'arte; ovviamente prenotandoli con buon anticipo, data l'enorme richiesta. Una volta procuratesi gli involtini, il procedimento culinario moderno che ha ben altre esigenze, rispetto al passato, prevede l'immersione in un normale tegame pieno per almeno 3/4 d'acqua degli involtini, con alcune cipolle a fettine, pomodori schiacciati (anche i pelati vanno bene) ed un paio di gambi di sedano. Si chiude con un coperchio e si fa cuocere a fuoco medio per alcune ore, rabboccando quando è necessario.
Infine, citando alcune delle manifestazioni che vengono organizzate in questo antico e bel comune pugliese si evidenziano: la Festa patronale di San Giorgio - 23 aprile e la Festa patronale di San Rocco e gara pirotecnica - 16 agosto, infine, la Festa del vino novello, prevista di solito nella seconda domenica di novembre.
Informazioni storiche tratte by: www.trulliland.it www.comune.locorotondo.ba.it
Immagini by: www.geocities.com www.copuglia.it www.carovigno.net www.araldicacivica.it www.trullivacanze.com www.edespar.it

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16 maggio 2007

Rocco CAMPAGNA - Emergente scrittore Barese e la sua opera: A pelo d'acqua.

Gentilissimi visitatori, il post odierno è dedicato ad un emergente scrittore barese che mi ha onorato della sua visita al blog recentemente facendomi anche i complimenti per i contenuti.
Mi sono sentito davvero in dovere di ringraziarlo pubblicamente e per questo desidero portare alla vostra attenzione la sua ultima pubblicazione in ambito editoriale: A Pelo d'Acqua (Ed. Adda - Bari 2007, pp. 192, euro 12).

Sto parlando di un ragazzo della grande terra di Bari che per necessità lavorative si è dovuto spostare in un'altra città d'Italia ma che, come il sottoscritto, continua a tenere sempre in mente ed in evidenza la sua amatissma località d'origine.
Il curriculum dell'autore:
Rocco CAMPAGNA è laureato in Lettere Moderne all'Università degli Studi di Bari, con una tesi in Letterature Comparate dal titolo: C'era una volta l'America: storia di un mito per Cesare Pavese.
In ambito letterario ha frequentato un corso per Redazione in agenzie letterarie e Case editrici presso l'Agenzia Letteraria Il Segnalibro di Roma (da gennaio a marzo 2000).
Presso l'Università degli Studi di Lecce, invece, ha partecipato ad un corso di Scrittura cinematografica tenuto dal regista Giuseppe Ferrara (da marzo a maggio 2001).
Nel 2005 un suo racconto è stato selezionato all'interno del concorso letterario Subway; mentre un altro racconto è stato pubblicato l'estate scorsa sulle pagine de La Repubblica, edizione milanese.
Ha frequentato un corso di scrittura creativa tenuto dal narratore Raul Montanari (da maggio a luglio 2006) e collabora con le pagine culturali de L'Eco di Bergamo.


L'opera letteraria (breve sinossi):
E' una fredda serata di primavera quando a Bari, in un appartamento del quartiere Poggiofranco, viene rinvenuto il cadavere di una nota gallerista della città, Graziana Cataldo. Le indagini saranno condotte dall'ispettore Barbera, giovane poliziotto alle prese con una drammatica elaborazione del lutto causata dalla morte di suo padre, e dall'ispettore Calisi, omosessuale dichiarato e viveur infaticabile.
I protagonisti si muoveranno - in un percorso inesorabile costellato di dolore e sofferenza - sullo sfondo di una città, Bari, molto presente nel plot: la Bari dei quartieri bene e dei bassifondi, quella dei centri sociali e delle bische clandestine, con i suoi paesaggi struggenti, la sua storia e le sue contraddizioni. Con il suo mare. Parallelamente allo svolgimento poliziesco, verrà portato alla luce uno dei momenti più drammatici e significativi della storia recente della città, avamposto della Resistenza: il coraggio di alcuni adolescenti che in quel delicato spartiacque storico, hanno influenzato le sorti del capoluogo, disposti a tutto pur di salvarlo. In epilogo i due filoni tematici troveranno una sapiente saldatura con la soluzione del caso.
Lo stile narrativo combina la comicità involontaria di alcune situazioni e la drammatica realtà di altre, in un gioco di equilibri che non risparmierà colpi di scena al lettore.
Considerazioni:
Premetto che questo blog è sempre stato al di fuori di recensioni di qualsiasi natura, anche perchè onestamente non sono, sarei o sarà in grado di farne.
Infatti, non è mia consuetudine segnalare questo o quel libro o un determinato film o altra creazione artistica (o comunque opera di immaginazione), ma, per questa volta faro' uno strappo alla regola.
Vi dico una cosa, a leggere semplicememente la presentazione non posso che essere positivamente colpito dall'opera letteraria del bravo Rocco CAMPAGNA.
Consentitemi, infatti, di evidenziare le caratteristiche di questo Autore con la "A" maiuscola che già parte con una marcia in piu' poichè parla della mia amata Bari, la mia città, dove sono nato e cresciuto e dove mantengo la mia stragrande maggioranza dellle amicizie.
Percio' non posso non esaltare le potenzialità di questo giovane professionista barese, pugliese, meridionale, che racconta magistralmente in questo suo romanzo una storia avvincente ambientata proprio in alcune aree della nostra città.
Una cosa che personalmente adoro dei libri gialli è proprio il magnetismo che essi hanno nei confronti dei lettori. Come le ciliegie (mi si perdoni il paragone), una tira l'altra.
Concludendo, ribadisco che con questo bellissimo testo si da' la possibilità anche al resto degli Italiani di conoscere meglio Bari, sotto una nuova luce, una luce artistica.
In bocca al lupo caro Rocco e ricorda che Bari e i Baresi e tutta la Puglia sono con Te!!!!Continua cosi'!!!!
Immagini e testi pevenute direttamente dall'autore Rocco CAMPAGNA.
Copertina giornale by: Corriere del Mezzogiorno - giorno 13 aprile 2007.

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13 maggio 2007

Grumo Appula

Cari amici il post di oggi è dedicato alla cara amica Artemisia, la quale, giustamente mi ha chiesto: Come mai non hai ancora parlato di Grumo Appula????...
Ed allora ho pensato bene di venirle incontro e accontentare il suo desiderio!!!
Grumo Appula è un comune di 12.425 abitanti della provincia di Bari. Situato a sud-ovest dal capoluogo pugliese, è un florido centro agricolo. L'abitato si impernia su un nucleo medievale di forma subcircolare.
Nel suo stemma, rappresentato da uno scudo sannita
ornato da due rami di quercia e di ulivo, campeggia la quercia nella partitura di sinistra, mentre in quella di destra figurano le mezzelune arabe a ricordo del lungo dominio dei Saraceni nel meridione d'Italia.
La sua popolazione è una delle più antiche della Puglia. La città è sorta in epoca romano-imperiale e fu fondata dagli Apuli. Nel territorio si sono rinvenute sepolture italiche e monete greche e romane.
Passata sotto il dominio bizantino e longobardo, durante la dominazione normanna il borgo fu compreso nel feudo di Conversano (Bari), passando, verso la metà del XIII secolo, a Goffredo di Montefusco.
Si ricordano alcuni periodi importanti che hanno visto protagonista questo bel paese pugliese:
Nel 1348: fu saccheggiato dagli Ungheresi.
Nel 1410: fu venduto da Ladislao di Durazzo a Pietro Busio de Senis.
Sec XVI: divento' feudo appartenente al Regno di Napoli al tempo di Filippo IV Re di Spagna.
Nel 1600: passo' alla famiglia La Tolfa. Fu quindi dei Guevara.
Nel 1631: passo' poi al marchese spagnolo Antonio Castigliar per 56.000 ducati ( ne valeva in realtà 85.000).
Infine nel 1715: passo' ai Caracciolo.1800: fu dichiarata città regia.
Nella cittadina sono presenti talune chiese davvero belle dal punto di vista storico ed architettonico e di queste ne cito alcune: ad esempio quella di Santa Maria Monteverde, Santa Maria delle Grazie, la chiesa di Sant'Antonio da Padova e quella della Santissima Trinità.
Infine non posso non ricordare che a Grumo Appula tanti sono gli appuntamenti che si organizzano annualmente per incentivare il già florido settore turistico del paese. Tra questi riporto i piu' importanti:
Grumo Appula (BA) dal 28/07/2007 al 30/07/2007
- Sagra campestre Maria SS. di Mellitto con sfilata Carri floreali
Grumo Appula (BA) dal 25/08/2007 al 26/08/2007
- Sagra di Strascenete chi Brasciole
Grumo Appula (BA) il 03/11/2007 - Sagra della "mmbrende du trappetere"
Grumo Appula (BA) il 07/12/2007 - Sagra della Focaccina
Grumo Appula (BA) il 09/12/2007 - Festa dei Dolci tipici di Natale.
Grumo Appula (BA) il 17/01/2008 - Falo' con sagra di Chenidde
Arrivederci a tutti e buona visita di Grumo Appula!!!!
Storia by: http://it.wikipedia.org/wiki/Grumo_Appula

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12 maggio 2007

Il Teatro Petruzzelli risorgerà????Chissà chissà...


Dal sito del Comune di Bari riporto questo articolo interessantissimo:
Grazie di cuore: il sindaco di Bari Michele Emiliano ha salutato così l'inaugurazione del cantiere per la ricostruzione del Teatro Petruzzelli alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività culturali Francesco Rutelli.
Una grande emozione per il primo cittadino: Ai baresi dico che è tutto vero. Oggi, 11 maggio 2007, abbiamo consegnato il cantiere che ci consentirà di realizzare il nostro sogno più grande. La città di Bari ha bisogno del Petruzzelli e le risorse per garantire la ricostruzione sono finalmente sufficienti a restituire piena dignità al nostro Teatro.
Il Ministro Rutelli, nel corso della conferenza stampa - alla quale hanno partecipato anche il presidente della Provincia, Enzo Divella, e della regione, Nichi Vendola, - ha parlato del Teatro Petruzzelli come di un gioiello della cultura nazionale e ha annunciato che l'ultimazione dei lavori avverrà entro la fine del novembre 2008.
Tra diciotto mesi potrebbe essere il grande Maestro Riccardo Muti a dirigere il concerto di apertura: Il Maestro Muti - ha dichiarato Rutelli - ha espresso da italiano enorme gioia, orgoglio e felicità e ha dato la sua disponibilità ad essere a Bari per dirigere il concerto della rinascita.
Riccardo Muti è particolarmente legato alla nostra città anche a seguito del conferimento della cittadinanza onoraria lo scorso inverno da parte del sindaco Michele Emiliano: Da tempo è iniziata una stretta interlocuzione con il Maestro Muti -ha spiegato il Sindaco di Bari- tesa a riposizionare la Fondazione Petruzzelli nello scenario nazionale.
Le ditte che si sono aggiudicate l'appalto, per 23 milioni 370 mila euro, con un ribasso di poco più del 2,5% rispetto alla base d'asta, sono la Conscoop di Forlì e la Sacsdi Roma.
Il professor Amerigo Restucci, ordinario di storia dell'architettura all'Università di Venezia, ha coordinato il progetto che prevede, tra l'altro, l'ampliamento del palcoscenico per consentire l'allestimento di grandi spettacoli. Il palco del teatro barese diventerebbe più grande di 14 mq rispetto alla Scala di Milano e alla Fenice di Venezia.
Resta da definire il colore della facciata del Petruzzelli: si tratta di scegliere tra colore originale - il bianco - o il rosso, a cui siamo due generazioni di baresi sono abituati.
Il prof. Restucci ha proposta di lasciare l'ultima parola sulla scelta ai cittadini. Il dibattito è aperto.
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Carissimi visitatori baresi e non, qualcosa sta accadendo a Bari sul versante della cultura e dello spettacolo nostrano: il Teatro Pteruzzelli presto' tornerà ai suoi antichi splendori!!!!
Corre l'anno 1991, esattamente nella notte tra il 26 e il 27 ottobre il teatro viene disgraziatamente distrutto da un incendio doloso. L'ultima opera rappresentata è la Norma, la cui vicenda - ironia della sorte - si conclude con il rogo dei due protagonisti.
La mattina del 27 mi trovo a bordo della linea dell'autobus 8 che conduce dal centro di Bari alla mia amatissima scuola superiore (Itis Panetti); ad un certo punto tra il solito vociare di persone sento qualcuno che sta parlando proprio di quanto è accaduto in nottata al nostro amatissimo teatro Petruzzelli.
Sgomento, orrore, delusione e non so' quanti altri sentimenti di rabbia invadono il mio cuore e ahimè altrettante parole di imprecazione escono dalla mia bocca in quegli attimi.
Onestamente è per me un vero e proprio tuffo al cuore. Il nostro (e ripeto nostro nel senso di appartenenza alla comunità barese) teatro, magnifico, bellissimo, antico edificio di cultura è stato barbaramente incendiato.
Una cosa c'è di buona a Bari e l'hanno portata via!!!Ma come, una fucina di artisti e spettacoli, apprezzata in tutta Italia e all'estero, hanno avuto il coraggio di eliminarla alla radice.
Vabbè, ho pensato successivamente, vorrà dire che il tempo di sistemare l'iter burocratico e di mettersi d'accordo con i reali proprieatri del teatro e vedrai che il Comune si darà da fare per rimetterlo presto in piedi......
E passa nel frattempo un anno, due, tre, quattro e via di seguito. Finisco le superiori nel contempo, prendo la patente della macchina, faccio il militare, comincio a lavorare e mi iscrivo pure all'università e poco ci manca che la termino anche, ma, il teatro Petruzzelli resta sempre là, fermo, inesorabilmente muto, spento non solo dalle vecchie fiamme ma anche nella sostanza.
Piano piano qualcosa si muove, ma davvero piano.
In Italia un altro teatro, La Fenice di Venezia, viene bruciato a causa (si dice) di un corto circuito. Esso, cosi', rispettando seriamente il nome che porta, risorge dopo pochissimi anni dalle ceneri e viene ricostruito completamente e riprende a funzionare.
A Bari questo non avviene, si litiga, ci si dà la mano, si litiga di nuovo e ci si ridà nuovamente la mano.
Ora, adesso, oggi, nel 2007, a distanza di ben 16 (dico sedici) anni l'Amministrazione Comunale Barese lancia questa bella nuova alla cittadinaza: il teatro sarà pronto entro novembre 2008!!!!Ci credete voi???Io voglio credere al bravo Sindaco Emiliano e al governo locale con tutto il bene di questo mondo, ma, mi si consenta di porre qualche domanda:
Era davvero necessario far passare tutti questi anni per rimettere a posto il Nostro Teatro Petruzzelli????
E' mai possibile che al sud bisogna sempre stare dietro ogni cosa dall'inizio alla fine per poterla vedere realizzata???
Perchè dobbiamo spesso fare queste figuracce con il resto del mondo????
Mannaggia alla miseria e per fortuna che non ho acquistato biglietti per spettacoli del 1991, se no, a quest'ora, dovevo ancora stare ad aspettare dietro la porta di ingresso del teatro!!!!!.....
Cara Bari ritorna presto alle antiche origini; io cittadino barese ho voglia di rivedere spettacoli come Azzurro, film bellissimi, commedie stravaganti.
Ho voglia di riavere il Petruzzelli, costi quel che costi!
Ma, soprattutto, ho voglia di serietà da parte di tante persone!!!

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05 maggio 2007

Il Comune di Molfetta

Cari ospiti se ho parlato precedentemente della città di Molfetta in modo superficiale ora permettetemi di recuperare il torto e di descriverla un po' piu' degnamente.
La località (situata ad una trentina di kilometri a nord di Bari) in epoca preistorica era già abitata e nel corso dei secoli conobbe le dominazioni di longobardi, bizantini, normanni, svevi, angioini e aragonesi. L'origine della città risale presumibilmente all'era romana. Alcuni ritrovamenti fanno pensare all'esistenza di un villaggio di pescatori già intorno al IV secolo a.C. Questa ipotesi sembra essere verosimile tantopiu' che, per la sua posizione, il villaggio offriva un ottimo approdo per il commercio con Rubo (Ruvo di Puglia). La prima indicazione sull'esistenza di un villaggio tra Turenum (Trani) e Natiolum (Giovinazzo) si ritrova nel Itinerarium Provinciarum Antonini Augusti, che data del 217 a.C. Questo luogo era denominato Respa, probabilmente un'erronea trascrizione del toponimo Melpha, che faceva riferimento a un piccolo villaggio di pescatori. Il primo documento ufficiale che cita la città risale al 925. Questo documento certifica l'esistenza di una civitas, denominata Melfi, situata su di un'isola chiamata Sant'Andrea. Il villaggio si sviluppo' sotto dominio bizantino e fu successivamente conquistato dai Longobardi, che l'annessero al Ducato di Benevento. La città fu ripetutamente assaltata dai Saraceni, ma resistette. Come piccolo porto indipendente, Molfetta commerciava con altri mercati del Mediterraneo, tra cui Venezia, Alessandria d'Egitto, Costantinopoli, Amalfi e Ragusa (Croazia).
All'inizio del XVIII secolo i
Normanni giunsero nella città ma questa riusci' a preservare una certa autonomia, che ne favorì lo sviluppo. Durante questo periodo la città divenne protagonista del commercio verso oriente. Il transito dei pellegrini verso la Terra Santa durante le Crociate e l'approdo di questi presso l'Ospedale di Santa Maria dei Martiri diede alla città una rilevanza europea. Uno di questi pellegrini, Corrado di Baviera, divenne poi il patrono della città. Sotto la dominazione degli Angioini la città continuo' a mantenere la propria indipendenza. Con l'arrivo degli Aragonesi le cose divvenero più difficili, in conseguenza dei difficili rapporti e dei contrasti tra francesi, spagnoli e italiani. Questa situazione porto' a guerre e devastazioni in tutto il sud Italia, tra cui il sacco di Molfetta da parte dei francesi tra il 18 e il 19 Luglio 1529. Questo episodio marco' notevolmente la città, ostacolandone la rinascita per lungo tempo.
Camminando per le stradine di Molfetta potrete accorgervi da subito del grande sviluppo industriale che la città ha avuto negli ultimi anni. Già nella zona industriale oramai da qualche tempo è sorto un grande centro commerciale (Outlet) che ospita tantissimi negozi di abbigliamento, arredamento, bar, ristoranti e pizzerie ed un enorme multisala (Cinestar) dove personalmente, soprattutto nei week end, mi reco per vedere con calma ed in tranquillità bellissimi film di prima visione. Il centro storico di Molfetta è davvero bello, con il suo porto illuminatissimo e ricco di pescherecci e navi commerciali.
Da visitare poi sicuramente è il cosidetto Pulo - sprofondamento carsico di diametro di 170 metri e perimetro di 400 circa ed una profondità di circa 30 metri, sul bordo superiore del quale sono visibili i resti di un villaggio neolitico - è una grande cavità di origine carsica situata a pochi chilometri dal centro urbano di Molfetta. A seguito del terremoto in Irpinia, nel 1980 la cavità è diventata inaccessibile ma nel 1995 si sono potuti iniziare i lavori di ristrutturazione per far fronte ai danni causati dalle scosse. Con il termine Pulo si indica in particolare una dolina in crollo, originata dal colasso della volta di una grande cavità sotteranea. Le sue pareti sono costitute da calcari del Cretaceo, mentre sul fondo della dolina la roccia calcarea è ricoperta da spessi strati di materiale detritico. Le pareti del Pulo sono costellate da numerose grotte; in tutte le grotte pero' è assente lo stilicio delle acque, di conseguenza non si rinuegono formazioni di stalattiti e stalagmiti. Il salnitro delle grotte si rinviene sotto forma di incrostazioni e infiorescenze biancastre, che riveste vaste parti delle grotte.
Non dimenticate di arrivare alla cattedrale ove, nelle immediate vicinanze, sorgono le chiese del Purgatorio, Sant'Anna e Santo Stefano, tutte e quattro lungo lo stesso asse viario detto il "borgo". Poco più distante da queste sorge la chiesa di San Domenico, con annesso convento, oggi riadattato a contenitore culturale (biblioteca, museo e sala conferenze).
Cenni storici by: http://it.wikipedia.org/wiki/Molfetta
Immagini by: www.sbg.ac.at www.terredelmediterraneo.org www.araldicacivica.it
Per info: www.comune.molfetta.it

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A Molfetta un Grande Parco Divertimenti

Cari ospiti, la notizia è di quelle fresche fresche e riguarda la città di Molfetta, in provincia di Bari: la realizzazione del piu' grande parco divertimenti dell'Italia meridionale.
Ebbene, miei simpaticissimi amici, una struttura vasta 100000 metri quadrati, venti attrazioni, due "dark ride", con filmati addirittura in 4D ed un "lanch coaster" che raggiungerà una velocità superiore ai 100 km orari in poco piu' di 4 secondi!!!
Gli utenti di questo parco avranno la possibilità di fare un tour all'interno della "Terra dei Giganti" ed ovviamente, tantissimi saranno i servizi proposti al pubblico per quanto riguarda bar e ristorazione. Il progetto sarà terminato entro la primavera del 2008 e sarà realizzato nelle immediate vicinanze dell'Outlet della citta' di Molfetta (zona industriale) e, sicuramente, molte saranno anche le possibilità di impiego per tanti disoccupati nostrani all'interno della citata struttura.
Che dire, speriamo quindi di aggiungere un altro polo turistico alla nostra bellissima terra di Puglia. Finalmente le istituzioni si stanno muovendo affinchè la nostra Regione possa diventare magari la piu' importante dell'Italia Meridionale almeno nel settore turistico, cosi' come avviene ad esempio in Emilia Romagna (vedi Mirabilandia) o al nord (vedi Gardaland).
Un saluto a tutti e come sempre dico, speriamo bene!!!!
Foto by: http://thomashawk.com www.parkothek.info

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